“Piazza Salotto – ha ricordato l’assessore Fiorilli – deve tornare a rivestire quel ruolo che ha sempre avuto sino alla fine degli anni ’90, ossia dev’essere un luogo di incontro tra ragazzi e famiglie, deve svolgere un ruolo di aggregazione. Per far ciò abbiamo già avviato il riassetto organico dello spazio complessivamente inteso, dunque senza creare alcuna divisione di sorta tra l’ala nord e quella sud, ma piuttosto riproponendo dei luoghi, dei simboli capaci di rappresentare un elemento di attrattiva. Restituiremo ai pescaresi i punti di verde, eliminati dal passato governo cittadino, esattamente come abbiamo già fatto ripristinando due magnolie che hanno sostituito le vecchie palme storiche uccise dal punteruolo rosso dopo essere state anche seriamente danneggiate dai cosiddetti lavori di riqualificazione della piazza stessa, che hanno determinato la rimozione delle sedute di marmo tutt’attorno alle palme lasciando scoperte le radici. Restituiremo soprattutto ai pescaresi gli spazi, e a tal proposito abbiamo già iniziato nei giorni scorsi con la rimozione dei tre box in acciaio e plastica, che ora sono stati smontati e portati all’interno dei capannoni comunali, in attesa di verificare come e dove riutilizzarli, in modo da non disperdere comunque un patrimonio cittadino. Nell’attesa di attuare il Piano di riorganizzazione della piazza abbiamo consentito l’installazione del Carousel dell’800, una giostra originale, proveniente da Arezzo, completamente restaurata e ovviamente ammodernata nell’impiantistica, per essere adeguata alle nuove normative, e che siamo riusciti a portare a Pescara senza oneri per l’amministrazione comunale. In piazza resterà sino al 30 settembre, per poi riproporla nel periodo natalizio”. Questa mattina dopo i primi giri inaugurali riservati ai ragazzi dell’associazione Diversuguali di Gianna Camplone, è iniziata la fila di bambini e adulti per poter salire sui cavalli in legno, mentre i commercianti del posto hanno deciso di acquistare blocchi di biglietti da regalare ai propri clienti per donare loro un giro sul carosello ottocentesco.