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Pescara, un bagno chimico in Piazza Salotto. La protesta del Pd

Pescara. La giunta comunale, riunita ieri giovedì 12 agosto e presieduta dal vice sindaco Berardino Fiorilli, ha approvato all’unanimità il progetto esecutivo di completamento per la riqualificazione urbana in Corso Umberto e Piazza della Rinascita, il cosiddetto Urban Center.

Il progetto riguarda la realizzazione di una struttura in metallo, che unisce la prefabbricazione al design industriale. Al suo interno è contenuto un bagno chimico, caratterizzato dall’estrema facilità di montaggio e smontaggio.

La struttura, rivestita con lastre in alluminio, prevede due accessi, uno interno e l’altro esterno per le attività di pulizia, oltre ad un’intercapedine per la ventilazione. Costo totale del progetto, 15mila e 600 euro, una spesa finanziata con mutuo concesso dalla Cassa Depositi e Prestiti.

La decisione che ha scatenato la protesta del Pd locale, come si legge in una nota a firma di Moreno Di Pietrantonio ed Enzo Del Vecchio.

“Non era mai piaciuta al centrodestra” scrivono “la nuova Piazza della Rinascita realizzata dalla passata amministrazione, tanto che l’imperativo della nuova amministrazione è stato quello di elaborare ogni forma di arredo e scoprire ogni frontiera di nuova socializzazione pur di cambiare i connotati a quello spazio. L’assessore al Verde ha sostituito le due palme malate con altrettante magnolie per tornare agli antichi fasti, mentre l’assessore al Turismo ha dato il tocco finale e geniale, quello che tutti i cittadini pescaresi attendevano da tempo immemore, portando nel salotto buono della città un grande e variopinto insieme di bancarelle e nuovi elementi di arredo urbano dall’aspetto a dir poco imbarazzante. La città, che dopo i trionfali annunci del neo sindaco sul futuro artistico della piazza, era già pronta alla grande trasformazione, potrebbe restare a  bocca aperta accorgendosi che, purtroppo, quegli elementi di arredo urbano che avrebbero dovuto stravolgere Piazza della Rinascita, altro non sono che un bagno chimico! Stavolta la fantasia creativa dell’originale assessore al Turismo, Berardino Fiorilli, ha davvero stupito. Così l’assessore ha voluto tamponare il problema della chiusura di quello esistente nelle aree di risulta, decisa all’inizio dell’anno, senza un vero perché e senza una soluzione alternativa e di certo più idoneo del parallelepipedo di vetro che per ospitare personale e utenti dovrà essere opportunamente schermato. Peccato che si sia violato uno spazio che nasce completamente trasparente per essere punto di conoscenza e interazione della città, affidato alle iniziative dell’Ordine degli Architetti, di lì invece sfrattati e che invece viene maldestramente stravolto dalla nuova trovata dell’amministrazione Mascia”.

La replica dell’assessore Fiorilli. “L’unico vero scempio compiuto ai danni di piazza Salotto è stata l’installazione voluta dal Pd di un bicchiere di vetro costato 1 milione 100mila euro alla città e rotto dopo appena 64 giorni. L’ennesima mannaia di un’amministrazione di centro-sinistra che, quando ha costruito l’Urban Center non ha neanche compreso la necessità di realizzare l’allaccio alla rete fognante, costringendo oggi l’attuale governo cittadino a installare un servizio esterno per non smantellare la nuova pavimentazione, arrecando un evidente danno economico all’Ente. Purtroppo ancora oggi Pescara continua a pagare le conseguenze di sei anni di governo inadeguato alla guida della città”. Lo ha detto l’assessore al Turismo Berardino Fiorilli intervenendo in merito alla polemica sollevata dal Pd sui lavori di adeguamento dell’Urban Center, che partiranno la seconda settimana di settembre.