L’Aquila. “Apprendo con favore il ravvedimento di una parte del Partito Democratico sul tema ‘Progetto Case’: mi spiace che la città dell’Aquila abbia perso tanto tempo, ma meglio tardi che mai’.
Lo dichiara in una nota Guido Quintino Liris , Capogruppo di Forza Italia al Comune dell’Aquila.
‘Il centrodestra da anni pone sul piatto il tema delle abitazioni emergenziali post-sisma, per quasi 4 anni abbiamo tentato di affrontare il problema dell’acquisizione a patrimonio delle abitazioni, la manutenzione delle stesse, il pagamento delle utenze e dei canoni di compartecipazione. Non c’è mai stata risposta da parte di una maggioranza ed in particolare modo di un Partito Democratico schierato in maniera dogmatica a fianco di Cialente e della sua Giunta’, insiste Liris.
‘Se il ravvedimento da parte di Palumbo è reale e testimonia una presa di coscienza non strumentale, credo che si possa dare inizio ad una nuova fase, una fase che, sempre nel rispetto dei ruoli di maggioranza e di minoranza, possa portare ad un confronto duro ma sincero, schietto ma fruttuoso.
Il centrosinistra ha finalmente preso atto del fallimento della propria politica di chiusura nei confronti della città, e di tutti coloro che abbiano avuto idee difformi dal pensiero unico simil-sovietico di Cialente e compagni. Caro Stefano (Palumbo), prima di abbattere, però, si faccia una programmazione urbanistica, economica e sociale del futuro del nostro territorio, si studino le fragilità sociali, le possibilità turistiche e le esigenze dell’Università.
Si faccia una valutazione della ricostruzione delle frazioni, si eviti che gli insediamenti abitativi diventino ghetti o ricettacolo di degrado. E’ necessario aggiustare il tiro su una gestione che sta portando al default il Comune dell’aquila, con i cittadini sempre più scontenti per la mancanza di servizi e le abitazioni progressivamente deteriorate. Si apra un dibattito serio e al netto delle riflessioni di cui sopra, si proceda pure ad un abbattimento graduale e selettivo’, conclude il capogruppo di Forza Italia.