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D’Amico sulla vicenda del paventato impianto di Bio Metano in località Montalfano di Cupello

Cupello. “Nel Consiglio Comunale di Cupello di Martedì 16 Febbario scorso, dove era in discussione il parere di “contrarietà” alla paventata ipotesi della realizzazione di un impianto di Bio – Metano in località Montalfano attualmente in discussione in sede di conferenza di servizi presso la regione Abruzzo, mi corre il doveroso quanto necessario obbligo di fornire un chiarimento circa la mia personale uscita dall’aula. Tale mio responsabile atteggiamento lovedo strumentalmente criticato su blog, siti locali ed fb”.

 Così in una nota il rappresentante de Il Cambiamento, Camilo D’Amico, che continua: “La mia uscita dall’aula è stato un gesto di coerenza e rispetto della volontà della dichiarata volontà contraria dei cittadini residenti. Il sottoscritto, in qualità di rappresentante della Copagri Abruzzo, in un periodo antecedente alla elezione al Consiglio Comunale di Cupello ha sottoscritto un accordo di conferimento con la ditta realizzatrice non disponendo, all’epoca, di notizie certe circa le dimensioni dell’impianto ne di alcuna conoscenza dell’esatta ubicazione. La firma dell’accordo, in assoluta coerenza con la natura di un impianto compatibile con le caratteristiche del territorio e di evidente possibilità d’integrazione al reddito delle aziende agricole, è parte essenziale di una più ampia politica di tutela e rappresentanza che, l’organizzazione sindacale che adesso presiedo a livello regionale, realizza quotidianamente a livello Nazionale”.

 “Proprio perché il pensiero unico e prevalente del gruppo de Il Cambiamento è chiaro da sempre sulle tematiche ambientali . conclude D’Amico – ho ritenuto giusto ed opportuno abbandonare l’aula consiliare prima dell’inizio della discussione di merito. La scelta da me adottatae non vuol dire per nulla la mancanza di coraggio nell’assunzione di responsabilità; a ragione, riitengo, che tanti, a posteriori, abbiano avuto modo ricredersi non sulla bontà dell’iniziativa ma su dimensione ed ubicazione. Tutto questo mi è dovuto per doverosa chiarezza e per una necessaria difesa della mia onorabilità personale che non voglio vedere infangata”.