Pescara, agevolazione Ici su secondo o terze case

filippielloPescara. Procedure più snelle a Pescara per i circa 5.600 utenti che ogni anno presentano la richiesta per ottenere agevolazioni per il pagamento dell’Ici su seconde o terze case concesse in comodato d’uso gratuito o a canone concordato: a partire da quest’anno non sarà più necessario presentare montagne di carte, copie dei contratti d’affitto o modelli F23, ma sarà sufficiente produrre una semplice autocertificazione che potrà essere spedita anche per posta o via mail. Saranno poi gli uffici comunali a espletare i relativi controlli incrociati con i dati dell’Agenzia delle Entrate per accertare la veridicità della dichiarazione, semplificando però le pratiche per l’utente. E, per garantire la corretta informazione di tutti i cittadini, è stato disposto uno slittamento della presentazione delle domande al 16 dicembre 2010 anziché al 31 luglio. “Ogni anno – ha ricordato l’assessore Massimo Filippello illustrando la novità con i responsabili di servizio Marco Scorrano e Mastroluca – a Pescara sono circa 5.600, o, per la precisione, 5.510, gli utenti che richiedono le agevolazioni nel pagamento dell’Ici dovuta per le seconde o terze case, ossia chiedono di poter pagare un’aliquota inferiore a quella prevista nel Regolamento comunale e che oggi oscilla tra il 4 e il 7 per mille. Si tratta di quei cittadini che concedono un appartamento in comodato d’uso gratuito a un familiare, ad esempio a un figlio, per i quali è prevista l’aliquota agevolata del 3,5 per mille; gli utenti che concedono un’abitazione in locazione a canone concordato per i quali è prevista la possibilità di pagare il 3,5 per mille; i cittadini che affittano una casa in locazione come abitazione principale con contratto registrato, per i quali è prevista un’Ici agevolata del 6 per mille; e infine i locali classificati come C1, C2 e C3 utilizzati direttamene ai fini della produzione o del commercio, da parte  di artigiani o commercianti, che possono pagare 6 per mille. Sino a oggi la procedura ha imposto a tali utenti di presentare la domanda allegandovi tutti gli atti del registro, ossia il modello F23, i contratti di affitto, autentici faldoni da produrre a mano negli uffici comunali. Da quest’anno i nostri uffici hanno invece inteso agevolare la possibilità di usufruire di tali benefit concedendo all’utente di  produrre semplicemente la domanda sulla nuova modulistica già disponibile sul sito del Comune in sostanza un’autocertificazione; soprattutto tale richiesta andrà presentata quest’anno e poi non dovrà essere ripetuta nelle prossime annualità a meno che non mutino determinate condizioni che fanno venire meno il diritto all’aliquota agevolata. Il cittadino da quest’anno non dovrà più recarsi personalmente negli uffici comunali, ma potrà spedire la domanda via mail all’indirizzo protocollo@pec.comune.pescara.it, oppure spedirla per posta all’indirizzo Comune di Pescara-Settore Tributi, via Venezia n.8, o via fax al numero 085/4283663. In questo modo abbiamo agevolato, semplificato al massimo gli oneri a carico dell’utente, mentre non si riduce il lavoro degli uffici comunali che da questo momento saranno ulteriormente responsabilizzati: una volta ricevute le richieste sarà infatti il Comune a doversi far carico di effettuare i controlli incrociati con le informazioni contenute nella Banca Dati resa disponibile grazie a un protocollo stipulato un anno fa con l’Agenzia delle Entrate, attraverso cui potremo ad esempio verificare agevolmente la presenza o meno di un contatto d’affitto debitamente registrato, prevedendo le giuste sanzioni per quelle dichiarazioni che non dovessero risultare veritiere. In questo modo però gli stessi dipendenti potranno evitare di perdere tempo caricando al computer l’enorme quantità di richieste arrivate ogni anno”. Intanto per consentire a tutti i cittadini di usufruire del nuovo modello di contribuzione, abbiamo deciso di far slittare al prossimo 16 dicembre la possibilità di presentare tali istanze, annullando la scadenza del 31 luglio e nel frattempo abbiamo già informato della novità tutti gli Ordini professionali. Ovviamente trattandosi di una semplice modifica gestionale, senza intaccare il Regolamento, la delibera non deve andare all’esame del Consiglio comunale”.

 

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