L’Aquila. “L’Aquila non ha bisogno di polemiche ma di provvedimenti concreti che garantiscano trasparenza e pieno rispetto della legalità della ricostruzione per un territorio drammaticamente colpito dal terremoto del 2009”.
A dirlo è il senatore dell’Italia dei Valori Maurizio Romani commentando l’approvazione della richiesta di dichiarazione d’urgenza per l’istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulla ricostruzione dei territori abruzzesi.
Proprio Romani è firmatario di un apposito ddl per l’istituzione di una apposita Commissione bicamerale d’inchiesta, promosso insieme alla senatrice Idv Alessandra Bencini.
“Sulla ricostruzione di L’Aquila – ha osservato il senatore – bisogna assolutamente fare luce quanto a fondi mal spesi, eventuali infiltrazioni della criminalità e sprechi.
Qualche esempio? I certificati di agibilità delle 24 scuole di L’Aquila, riaperte nel settembre del 2009, sono costati 600 mila euro, il preventivo era di 24 mila. I lavori per la ricostruzione della questura, preventivati in una cifra complessiva di 3 milioni di euro, sono costati 18 milioni. La facoltà di Ingegneria, spostata in un capannone industriale con un previsto affitto di 900mila euro annui, è arrivata ad 1 milione e 900mila euro. E’ chiaro che noi non possiamo pensare che una situazione del genere possa andare avanti in questo modo”.
Secondo Romani, “l’importante è che coloro che decidono di far parte di questa Commissione lo facciano con un forte spirito collaborativo e con l’idea di poter guardare le carte e capire di chi sono le responsabilità, perchè ci sono sicuramente delle responsabilità. Bisogna dare una risposta politica seria a quei cittadini che hanno subito un grave danno e che ancora oggi devono affrontare gravi disagi”.