Pratola Peligna. ‘L’Amministrazione comunale di Pratola Peligna dice NO al progetto di Toto sulle nuove tratte autostradali. Dispiegheremo ogni azione utile per contrastare anche la semplice idea di realizzare un tunnel da Cerchio a Bussi con la conseguente eliminazione dei caselli di Pescina, Cocullo e Pratola Peligna-Sulmona.
Non è accettabile che l’avvicinamento di “10minuti” tra Roma e Pescara passi come un carro armato su un ambiente che dobbiamo preservare e sulle speranze di intere comunità della valle Peligna e dell’alto Sangro’.
Lo afferma senza mezzi termini in una nota l’Amministrazione Comunale di Pratola Peligna.
‘Si chiama Autostrada dei Parchi e con questo progetto si chiude a sette mandate ogni possibilità di accesso al Parco nazionale della Majella.
Abbiamo bisogno di un nuovo sviluppo della zona industriale di Sulmona, area in profonda crisi, e si pensa di allontanare da questa zona la connessione autostradale spegnendo definitivamente ogni speranza di rilancio con nuove attività economiche e mettendo a serio rischio la competitività di quelle esistenti.
L’Ospedale di Sulmona, alla luce di una riforma, potrebbe garantire meno prestazioni rispetto al passato e si decide di rendere ancora più difficili e tortuosi i collegamenti con gli ospedali più grandi.
Mentre le amministrazioni comunali sono al lavoro per aumentare le potenzialità turistiche del territorio puntando anche sui grandi numeri della città di Roma si scaraventano la valle Peligna e l’alto Sangro indietro di 40 anni allontanando la capitale da questa parte della provincia.
Si annunciano investimenti sui bacini sciistici ma poi si chiudono i caselli per collegarli a Roma’, si insiste nella nota.
‘Esiste il serio rischio di spezzare i rapporti tra la Marsica ed il nostro territorio.
Non ci faremo seppellire da progetti che non abbiamo condiviso e non condividiamo.
Porteremo la vicenda all’attenzione del Consiglio comunale e chiederemo a tutte le Amministrazioni Comunali della Valle Peligna e dell’Alto Sangro di adottare un atto che dica no a questo progetto.
Nessuna possibilità di trattativa, nessuno venga a proporci un progetto che preveda un tunnel da Cerchio a Bussi, oscurando la valle Peligna, facendoci credere che il tratto esistente Pescina – Cocullo- Pratola verrà lasciato aperto comunque tipo “asse attrezzato”.
L’argomento verrà portato anche all’attenzione del Consiglio Provinciale poiché gli interventi annunciati da Toto prevedono modifiche al tracciato anche in altre parti della provincia aquilana e quindi è giusto che il Consiglio provinciale, raccogliendo le istanze delle comunità locali e dei loro Sindaci, si esprima.
Chiederemo al Presidente D’Alfonso un intervento definitivo che scongiuri con atti ufficiali questo progetto. Fino a quel momento nessuna sosta nella battaglia a difesa del futuro della comunità che amministriamo’, si annuncia in conclusione.
WWF ABRUZZO: ‘Progetto inutile e dannoso per l’ambiente’
“Un progetto sostanzialmente inutile per la collettivita’ e dannoso per l’ambiente, da bocciare senza mezzi termini”: questo il sintetico ma inequivocabile giudizio del delegato Abruzzo del WWF Italia Luciano Di Tizio sulla ipotizzata nuova bretella autostradale tra i caselli di Cerchio (sulla Teramo-Roma) e di Bussi-Popoli (sulla Pescara-Roma), ipotizzata con l’intenzione di far diminuire i tempi di percorrenza tra il capoluogo adriatico e la capitale.
La bretella, anche se per ora su questo progetto pare esistano solo anticipazioni giornalistiche – rileva l’esponente ambientalista – andrebbe tra l’altro a incidere proprio sull’area delle sorgenti del Pescara, delicatissima.
“Li’, nel sottosuolo, c’è il bacino imbrifero più grande d’Italia e forse d’Europa, e sulla superficie un Sic e una riserva regionale di importanza strategica per la natura in Abruzzo. Pensare di metterle a rischio forando le montagne quando le costosissime autostrade esistenti – aggiunge Di Tizio – sono largamente sufficienti per il limitato traffico tra l’Abruzzo e Roma e’ una vera follia. La posizione del Comune di Popoli, che si è già pronunciato con una delibera di giunta, e degli altri che si dicono preoccupati per questo intervento, e’ assolutamente condivisibile”.
“Al presidente della giunta regionale Luciano D’Alfonso, che avrebbe parlato di questo progetto in un incontro con le associazioni di categoria, diciamo invece – conclude il delegato regionale del WWF – che lo sforzo delle amministrazioni pubbliche dovrebbe concentrarsi piuttosto sul trasporto ferroviario: la linea ferrata Pescara-Avezzano-Roma ha tempi di percorrenza che sono più o meno gli stessi di 80 anni fa; lì sì che servirebbero interventi, altro che una costosa nuova infrastruttura, nel cuore di una delle zone più belle e delicate d’Abruzzo, con un impatto ambientale notevole e solo per risparmiare una manciata di minuti”.