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Chieti, Di Paolo presenta un ordine del giorno per istituire un albo degli artisti della città

Chieti. L’istituzione di un albo degli artisti del Comune di Chieti in grado di promuovere i professionisti teatini dell’arte e garantire all’ente collaborazioni di prestigio, a costi contenuti, per l’organizzazione di manifestazioni ed eventi.

 Bruno Di Paolo, capogruppo di Giustizia sociale, ha depositato un ordine del giorno per impegnare sindaco e giunta “a predisporre con la massima urgenza tutti gli atti necessari ad istituire L’albo degli Artisti del Comune di Chieti -ArtiCH-“. All’ordine del giorno, davvero innovativo, sono state abbinate le bozze di facsimile della domanda di iscrizione all’albo, del bando per la formazione dell’albo e del regolamento di funzionamento dello stesso. In pratica il consiglio comunale non dovrà far altro che approvare l’ordine del giorno per avviare l’iter immediato relativo alla pronta costituzione a palazzo d’Achille di un albo degli artisti locali.

 “Quasi nulla rimane della nostra amata Chieti con l’attuale stato delle casse comunali che non ha permesso la piena partecipazione, nelle festività natalizie da poco archiviate, di arti ed artisti del territorio al fine di restituire un po’ di respiro sia ai commercianti che ai cittadini intenzionati, al contrario, a godersi a pieno la città. Per questo ritengo che l’individuazione e il coinvolgimento degli artisti locali nella programmazione degli eventi porterebbe in dote- spiega Di Paolo- risparmi alle casse comunali valorizzando quei professionisti dell’arte che, ad oggi, inspiegabilmente non riescono a farsi conoscere a livello locale.”

 Anche perché Chieti ha dato i natali, in diversi periodi storici, a molti artisti di prestigio quali, per citarne solo alcuni, il musicista-compositore Saverio Selecchy, il pittore Nicola De Laurentiis, i registi-sceneggiatori Anton Giulio Majano e Luciano Odorisio, la coreografa Grazia Galante ed il jazzista, pianista e compositore Tony Pancella.

 “Senza dimenticare chi, come Romualdo De Sterlich, già nel 1776 allestì una ricchissima biblioteca che contava ben 12 mila volumi divenendo, in questo modo, una delle migliori biblioteche del Regno. I numerosi libri, peraltro, furono messi a disposizione della città per la sua crescita culturale ed artistica. Da qui la volontà mia e di Giustizia sociale, nella speranza che diventi un volere dell’intera assise civica, di dar vita- riprende Di Paolo- ad un albo degli artisti locali per valorizzarli considerando che vengono apprezzati in tutta Italia tranne che nella loro città d’origine. Un qualcosa di inaccettabile alla luce di un depauperamento progressivo della città ormai sotto gli occhi di tutti.”