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Roseto, il sindaco Pavone: “Raggiunti obiettivi dove altri avevano fallito”

Ultimo anno pieno per l’amministrazione comunale di Roseto guidata dal sindaco Enio Pavone. Pieno perché il 2016 potrà essere amministrato per altri quattro mesi al massimo, visto che a primavera inoltrata i rosetani torneranno alle urne per eleggere il nuovo capo della Giunta e il nuovo Consiglio Comunale.

Cinque anni di mandato non facili per Pavone e un 2015 che ha visto tuttavia l’Ente occuparsi di temi scottanti perché legati soprattutto ad aspetti politici interni che hanno portato anche ad un rimpasto dell’esecutivo e all’assegnazione di deleghe ai consiglieri comunali della maggioranza. C’è però un bilancio da tracciare in casa rosetana al termine di dodici mesi di attività. E si parte dall’organizzazione interna degli uffici comunali.

“Abbiamo attuato la rotazione dei dirigenti quest’anno”, ha sottolineato Pavone, “abbiamo centrato obiettivi laddove altri avevano fallito. Penso ad esempio alla rimozione del traliccio di Montepagano. In molti ne avevano parlato, noi abbiamo preferito i fatti alle parole”.

Tra gli obiettivi più importanti raggiunti, senza alcun dubbio vi è l’estensione della raccolta porta a porta su tutto il territorio comunale grazie all’opera della Diodoro Ecologia che si è aggiudicata l’appalto per i prossimi 5 anni. Un’azione capillare che ha interessato anche le frazioni. E soprattutto una maggiore cura nei confronti degli spazi verdi pubblici con l’introduzione di una serie di accorgimenti contro le azioni dei vandali. E poi la nuova cartellonistica o segnaletica per avvertire chi attenta al decoro urbano. Multe salate sono già state comminate nei confronti di chi è stato ad esempio sorpreso ad abbandonare rifiuti.

La cultura, poi, in primo piano con Roseto Opera Prima, la mostra di Celommi, il Premio di Saggistica, la rivalutazione dei mercato del contadino, le politiche sociali.

Il 2016 sarà caratterizzato dal piano asfalti, un investimento da oltre mezzo milioni di euro atteso da anni.