Il partito La Destra dell’Aquila, nella persona del consigliere comunale Luigi D’Eramo, si unisce al coro di protesta contro il silenzio di alcune testate informative dopo la grande manifestazione aquilana del 16 giugno scorso.
“Se l’informazione non ritiene importante la ricostruzione del capoluogo e dei comuni del cratere” scrive in una nota “se non possiamo far comprendere agli italiani che abbiamo bisogno dello Stato che finanzi la ricostruzione, se il Governo non comprende che deve operare costantemente a fianco delle Istituzioni locali, se non sarà istituita una Zona Franca per salvare l’economia aquilana, allora saremo costretti noi a far conoscere alla nazione le nostre legittime esigenze. Bari, Napoli, Firenze, Bologna, Torino, Milano potrebbero essere le prossime mete dove scendere in piazza a parlare con gli italiani”.
D’Eramo formalizzerà la proposta nella prossima Conferenza dei capigruppo, “convinto sin d’ora di trovare quel consenso politico unanime di cui L’Aquila dovrà nutrirsi per i prossimi anni. Certo è che il non ricevimento della delegazione aquilana, non solo dimostra indifferenza da parte della seconda carica dello Stato, ma denuda la scarsa capacità di peso politico da parte della classe dirigente locale”.