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Celebrato a Teramo e Montorio il 72° anniversario della morte di Ercole Vincenzo Orsini

Mantenere vivo il ricordo del partigiano Ercole Vincenzo Orsini, ucciso per i valori in cui credeva, che ha scelto la morte in nome della libertà, contro l’oppressione e la violenza della dittatura.

E’ stato celebrato ieri il 72° anniversario dell’assassinio di Orsini, fregiato della medaglia d’oro al valor militare, con un doppio appuntamento che ha visto in mattinata la deposizione a Teramo di una corona di alloro sotto la lapide erta in ricordo del martire teramano rimessa a nuovo dall’amministrazione comunale di Teramo. Erano presenti i nipoti di Orsini, il presidente del Consiglio Comunale di Teramo Milton Di Sabatino, Gianguido D’Alberto capogruppo PD al consiglio comunale di Teramo, Sandro Melarangelo e Piero Chiarini di “Teramo Nostra”, Antonio Franchi, presidente del’Anpi provinciale di Teramo e Antonio Topitti, presidente della sezione di Teramo “A. Mobilj”, organizzatore e patrocinatore dell’evento commemorativo.

Le celebrazioni sono poi proseguite a Montorio, dove si sono susseguiti alcuni interventi. Oltre che ricordare l’impegno costante di Orsini nella lotta contro la dittatura fascista e la sua esposizione che lo poneva in serio pericolo fisico, il senatore Franchi ha posto l’accento sul particolare e difficile momento che la comunità internazionale sta vivendo a causa del terrorismo dell’Isis.

“Orsini” ha ricordato Franchi, “è stato colui che evitò alla città di Teramo l’onta della visita del duce. Egli, trafugando materiale esplosivo presso la ditta Terni, impedì al Prefetto di garantire a Roma l’incolumità del capo del Governo Benito Mussolini, nel caso di una visita ufficiale a Teramo. Le gesta di personalità coraggiose e integerrime come Orsini devono essere il punto di partenza per la riaffermazione degli ideali di libertà e democrazia, nonché per la gestione di una politica sana, nella quale i cittadini devono riconoscersi”.