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Spoltore, centrosinistra sfiducia Ranghelli

Pescara. Il centro-sinistra di Spoltore ha presentato questa mattina alla stampa, nella sala della Giunta provinciale, un documento che propone la mozione di sfiducia per il sindaco Franco Ranghelli.


Dopo essersi collocate all’opposizione, contro quel sindaco che, uniti, avevano contribuito a far vincere, Pd, Idv, Comunisti italiani, Rifondazione comunista e Lista civica Spoltore mandano un unanime segnale di definitiva rottura con Ranghelli e la sua amministrazione. La posizione del centro-sinistra, già espressa nei mesi passati, rafforzata oggi dopo l’inchiesta della Magistratura a carico del primo cittadino, è stata spiegata dal Segretario provinciale Pd Antonio Castricone: “Abbiamo dato mandato i gruppi consiliari di predisporre in Consiglio comunale una mozione di sfiducia verso il sindaco Ranghelli e la sua giunta; questo non perché abbiamo l’ossessione di mandare Ranghelli a casa, quanto per certificare la nostra opposizione e il nostro giudizio critico su un’amministrazione senza programma strategico reale, che aumenta le tasse e riduce i servizi”.
A questa si aggiunge la voce del consigliere comunale e Segretario provinciale Idv Luciano Di Lorito: “A Spoltore ormai risiede una Amministrazione abusiva, che non rispecchia più il mandato ricevuto dagli elettori, un artificio di politica che fa inciuci. L’intento del rinato tavolo di centro-sinistra di Spoltore è quello di ristabilire i termini della legalità democratica”. E per non far confondere detti inciuci con l’inchiesta in corso, Castricone chiarisce: “Il nostro è un giudizio critico al netto delle vicende giudiziarie, non ci interessa e per fortuna non ce ne dobbiamo interessare noi”.
Le motivazioni concrete dell’iniziativa delle forze di centro-sinistra sono state invece spiegate da Bruno Biagi, commissario Pd per Spoltore: “La Giunta Ranghelli manca di concreta trasparenza nel fare, di capacità di confronto pubblico, basta guardare la mancanza di una progettazione del territorio in funzione complessiva”, e approfondisce sul punto caldo del Piano Regolatore, “tentativi di emarginazione dei tecnici ufficialmente incaricati, rimozione del dirigente del settore urbanistico, modalità di costituzione dell’Ufficio del Piano che scavalca i tecnici del PRG ed emargina l’opposizione: queste sono decisioni da tutti noi fortemente criticate già prima dell’avvio dell’inchiesta della magistratura”.
Più diretto Marco Fars, Segretario regionale di Rifondazione Comunista: “Questa è una Amministrazione con il fiato corto, fatta da una coalizione che ha raccattato componenti da altri partiti per tirare a campare, sulla quale pende la spada di Damocle di una inchiesta in corso ma da tempo annunciata: se non basta questo per ridare la parola ai cittadini cosa ci vuole, un terremoto?”.
Non vengono risparmiate stoccate alle forze di sinistra che sono rimaste al fianco del sindaco. Sempre Fars si chiede: “come partiti che si definiscono di sinistra non lasciano questa situazione di abusivismo istituzionale”, mentre Biagi conclude: “avremmo voluto oggi a questo tavolo anche i socialisti e Sinistra, ecologia e libertà: sono rimaste in Amministrazione, pertanto anche a loro attribuiamo le responsabilità di ciò che questa Amministrazione fa”.

Daniele Galli