“La palude delle cambiali elettorali” si legge in una nota dell’opposizione consiliare del Pd, “ hanno fatto sì che Mascia venisse meno a tutte le sue buone intenzioni dovendo prima pagare il pegno con Forza Italia affidando con un incarico illegittimo all’Avv. Grossi il compito di “Coordinatore degli uffici di staff del Sindaco nei rapporti con la Direzione Generale, Segreteria Generale, il Settore Gabinetto del Sindaco e sovrintendenza del protocollo cerimoniale”. Incarico che è proseguito anche dopo che l’Avv. Grossi è stato nominato Difensore Civico Regionale a dimostrazione di come le regole comincino ad essere una pastoia di cui presto presto liberarsi”. L’altro elemento al centro della diatriba, che non è solo politica, riguarda l’incarico affidato a Michele Lepore. “ Lo stesso sindaco”, prosegue la nota, “Poi è stato costretto a pagare la cambiale a Pescara Futura sempre con un ulteriore incarico illegittimo attribuito al Prof. Arch. Michele Lepore il cui contenuto è talmente lungo che può essere facilmente rintracciabile nelle competenze degli attuali Settori comunali. Per non parlare, poi, degli incarichi conferiti a due ingegneri (Pasqualini e Taraborrelli, ndr)”.Sulla legittimità del primo, sono stati già interessati diversi organi istituzionali, mentre per il secondo, proprio ieri, i consiglieri comunali del Pd hanno presentato un’interrogazione al sindaco di Pescara. Questo è il testo dell’interrogazione:
“Si potrebbe chiudere qui questo capitolo sulla efficienza, trasparenza e serietà amministrativa”, prosegue la nota, “ se non fosse che Commissione Cultura viene riproposta una deliberazione di Giunta Comunale con la quale si concedono gratuitamente alla Associazione “Grand Hotel” gli spazi dell’ex Aurum per una mostra d’arte contemporanea ponendo in capo all’Ente comunale anche una ulteriore spesa di 10.000 euro da liquidare alla stessa associazione. Già questa iniziativa è l’ulteriore riprova della superficialità, inconsistenza e mancanza di programmazione culturale che il Comune di Pescara sta attuando se non fosse che, secondo insistenti voci di corridoio, la presidente di questa Associazione sia data anche come possibile vincitrice dell’avviso pubblico per l’assunzione a tempo determinato, di una unità lavorativa da collocare nella posizione giuridica Categoria D e posizione economica D1 presso l’Ufficio Gabinetto del Sindaco per lo svolgimento di attività di Sovrintendenza funzionale relativa alla struttura ex Aurum”.
La replica della Seller sulla mostra d’arte iraniana. L’assessore alla Cultura del Comune di Pescara Elena Seller ha replicato alle polemiche sollevate dai consiglieri di opposizione in merito alla mostra organizzata dall’Associazione Grand Hotel sull’arte iraniana che verrà presentata nei prossimi giorni e che si svolgerà presso l’ex Aurum.
“In Commissione – ha spiegato la Seller – ho innanzitutto chiesto spiegazioni in merito a un comunicato diffuso nella giornata di ieri in cui si lanciavano accuse chiare e infondate, ma subito quella nota, stranamente partita dalla mail privata del consigliere comunale Pd Enzo Del Vecchio e firmata I consiglieri d’opposizione è stata rinnegata dai consiglieri di centro-sinistra, ossia Paola Marchegiani, Antonio Blasioli, Gianluca Fusilli, Roberto De Camillis e Adelchi Sulpizio, che hanno addirittura minacciato azioni legali. A questo punto chiederemo al consigliere Del Vecchio spiegazioni circa la nota partita dal suo indirizzo personale di posta elettronica e non firmata da lui stesso. Nel merito la presunta opposizione avrebbe contestato all’amministrazione l’assenza di efficienza, trasparenza e serietà amministrativa per aver deciso di dare un contributo e autorizzare lo svolgimento di una mostra che abbiamo ritenuto assolutamente valida e adeguata alla ‘politica dell’uso degli spazi culturali’ della città, a partire dall’ex Aurum. Assolutamente falsa, poi, e ai limiti dell’azione legale l’affermazione secondo cui la Presidente dell’associazione che ha organizzato tale mostra sarebbe anche la vincitrice dell’avviso pubblico per l’assunzione a tempo determinato per lo svolgimento dell’attività di sovrintendenza funzionale relativa alla struttura ex Aurum, avviso per il quale l’organizzatrice della mostra non ha neanche presentato domanda, dunque non potrà mai essere scelta. Ancora una volta – ha conclusoSeller – la fretta e l’amarezza hanno fatto rimediare una clamorosa gaffe al centro-sinistra che tra l’altro, in modo assolutamente inopportuno, vuole impartire lezioni di cultura al centro-destra, un centro-sinistra che aveva relegato l’ex Aurum a ospitare feste di compleanno, battesimi, matrimoni, feste aziendali, con porchetta e vino, buona parte delle quali a titolo gratuito”.