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Sulmona, Forza Nuova dice no al decoro urbano affidato ai migranti: ‘tolgono lavoro agli Italiani’

Sulmona. “Otto operai senza lavoro e la città torna nel degrado. Verde pubblico e decoro urbano affidato ai migranti per un anno. Già nel mese di settembre abbiamo espresso il nostro parere contrario al progetto di integrazione per i profughi presenti in città, per noi è solo un buonismo al fine di abituare in maniera subdola i cittadini alla presenza dei profughi, introducendo forme lavorative paragonabili al rapporto di caporalato, volendo far passare la forma di lavoro gratuito, abominio devastante a lungo termine anche per gli immigrati stessi”.

Lo ha dichiarato Forza Nuova Sulmona, diffidando “le istituzioni locali dal mettere in atto queste forme ignobili di sfruttamento generalizzato  invitandole ad ascoltare anche quella parte di popolazione contraria ed indignata, soprattutto dopo i recenti episodi di cannibalismo messi a punto dalle nigeriane ospiti in città. Oltre a ciò, prima ci giunge la notizia che alcuni operai addetti al decoro urbano sono senza stipendio con conseguenze gravi per il decoro pubblico, e subito dopo veniamo a sapere che la gestione di viabilità e verde pubblico è stata affidata al comune e ad una cooperativa e successivamente che è stato siglato un accordo comune casa-santa per avere i profughi ‘volontari’ nel verde pubblico e per un anno gli stessi saranno coinvolti in queste attività nel settore “del verde pubblico cittadino”. Naturalmente senza retribuzione, ci mancherebbe, sono volontari!”

Uno striscione comparso nella notte su via Repubblica recita: “Operaio licenziato, immigrato integrato gratis, ecco l’ integrazione a discapito dei lavoratori. Tornado ai profughi ma non avevano chiesto lo status di rifugiati? A che punto si trova questa richiesta, è un nostro diritto saperlo, perché questo progetto a noi sembra solo una propaganda per rabbonire la popolazione. Se è stata fatta la domanda per lo status di rifugiati, che senso ha integrarli nel lavoro? Dobbiamo presupporre che resteranno qui a tempo indeterminato? Ma lo schiavismo non era stato abolito?”