Teramo. Questa mattina, cercando Piazza Martiri su Google Maps, per confermare il luogo di un appuntamento, ho potuto constatare, con disappunto misto a stupore, che il nostro principale luogo di aggregazione non è stato mai censito dalla Google Car. Una ulteriore conferma di quanto la nostra città sia considerata, grazie ai nostri politici. Anche utilizzando il servizio Earth, che permette la visione da satellite in alta risoluzione, la piazza viene vista come un prolungamento di Via Oberdan, all’incrocio di Via Melchiorre Delfico”
Lo ha dichiarato il consigliere comunale Gianluca Pomante, a cui viene spontaneo farsi una domanda: “dopo le recenti polemiche sui varchi elettronici del Comune di Teramo: che abbiano multato o impedito l’accesso anche alla Google Car? Dopo la figura rimediata con le sanzioni elevate alle auto della Mille Miglia, e conseguente cancellazione della tappa dal tracciato, non stupirebbe. La ditta, intanto, continua a far parlare di sé, perché continua a negare il file di sistema richiesto a più riprese dal sottoscritto (è evidente, a questo punto, che non esiste) e centellina le informazioni sui malfunzionamenti, in un tira e molla con il Comune degno di un film di Totò e Peppino. Intanto, nella giornata di giovedì 5 novembre, alcuni tecnici stavano nuovamente intervenendo sui varchi. E dato che quanto accaduto a Teramo è ormai da fantascienza, supporre e dedurre risulta quasi automatico. E se il sistema dei varchi, come la rete “Skynet” del film “Terminator” o lo Stealth del film ‘Arma suprema’, avesse preso coscienza di sè, magari a causa di qualche fulmine che si è scaricato nei suoi circuiti? Se fosse divenuto autonomo, potrebbe aver deciso di accendersi e spegnersi quando ne ha voglia (varco pigro), di multare solo i soggetti con autovetture a lui non gradite (varco empatico), di non multare i ristoratori (varco buongustaio)”.
Per il consigliere di certo “non v’è nulla ma dagli Uffici di Piazzale San Francesco trapelano indiscrezioni inquietanti. Il sistema avrebbe reagito all’immissione dei dati relativi ai verbali di accertamento delle infrazioni con messaggi di errore del tipo ‘Oggi non ho voglia, scrivetela a mano e non mi rompere le stampanti’ e ‘Il sistema ha eseguito un’operazione non valida e l’operatore sarà terminato. Allontanati che oggi mi girano i processori’. Comprensibili il timore e lo sgomento che ormai albergano nei dipendenti. Alcuni messaggi apparsi su Internet sembrerebbero confermare la circostanza, ma non se ne conosce la provenienza. Vedremo come andrà a finire. Di certo, l’errore di Google Maps conferma la ‘Interamnia decadence’ e la vicenda dei varchi è l’ennesima dimostrazione che la Giunta Brucchi ha ormai perso il controllo della città”.