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Tortoreto, minor gettito di Imu e Tasi: il Comune “congela” gli impegni di spesa: le precisazioni del sindaco

Tortoreto. Impegni di spesa congelati fino al 2016. Dallo scorso 15 di ottobre, sulla scorta di una nota del responsabile degli uffici finanziari, il Comune di Tortoreto ha sospeso qualsiasi impegno finanziario per quanto concerne le spese definite non obbligatorie.

 

Il provvedimento è figlio di due aspetti contingenti: la previsione di un minor incasso dal gettito di Imu e Tasi (15%, per una cifra leggermente superiore ad 1 milione di euro) e dall’applicazione delle nuove normative in fatto di bilancio degli enti pubblici.

A spiegare la natura del provvedimento, che è stato adottato quasi in contemporanea con la comunicazione del funzionario comunale, è il sindaco, Alessandra Richi.

 

La previsione di un minor gettito, infatti, presuppone l’adozione di provvedimenti utili per evitare forme di squilibrio di natura finanziaria nel contesto del bilancio di previsione.

 

 

” Al fine di mantenere in equilibrio il bilancio”, spiega la Richi, “vale a dire il taglio delle spese, ma non quelle obbligatorie (ammortamento mutui, spese di personale, spese di utenze, spese per i servizi fondamentali, spese ripetitive e necessarie per l’ordinario funzionamento dell’Ente, ndr), né quelle per i lavori pubblici e finanziate con contributi e trasferimenti da parte di altri enti”. Tutte spese che possono essere rinviate al prossimo esercizio finanziario, ossia quello di pertinenza del 2016.

 

 

“Non si tratta buco in bilancio”, aggiunge il sindaco, ” di debito, perdita di bilancio, ammanco contabile, in quanto la minore entrata prevista non finanzia spese già impegnate, necessarie ed obbligatorie. Tant’è che si può provvedere ad una riduzione delle spese programmate senza pregiudicare l’ordinario funzionamento dell’Ente.

 

Si ribadisce, infine, che il Comune di Tortoreto ha sempre rispettato l’obiettivo del patto di stabilità interno, non ha problemi di liquidità (infatti non ha mai fatto ricorso ad anticipazioni di tesoreria) e non ha bloccato i pagamenti, osservando anzi un tempo medio inferiore ai 30 giorni previsti dalla normativa e pertanto inserito tra i 300 comuni italiani che risultano virtuosi, uno dei 3 in Abruzzo”.