L’Aquila Possibile sulla questione Gran Sasso: ‘Da Pezzopane toni inaccettabili’

L’Aquila. “Il Gran Sasso può e deve essere una grande occasione di sviluppo di tutta l’area. Per questo crediamo che bisognerà puntare a investimenti che riescano a valorizzarne appieno l’ambiente e la sua fruibilità tutto l’anno: sviluppo sostenibile è lo sviluppo di tutto e lo sviluppo per tutti. C’è una giusta via di mezzo tra investimenti massivi e immobilismo”.

Così, in una nota, il Comitato aquilano di Possibile che interviene nella querelle originata da un’interrogazione parlamentare presentata da Beatrice Brignone, deputata iscritta nel Gruppo Misto e membro del movimento politico lanciato da Giuseppe Civati.

“Questo riteniamo –prosegue la nota- sia il senso dell’interrogazione dell’onorevole Brignone, a volerla leggere senza decontestualizzarla, che è stato travisato in modo strumentale e del tutto gratuito. Dalla senatrice Pezzopane sono stati usati toni inaccettabili in una dialettica politica che dovrebbe entrare esclusivamente nel merito delle questioni.

Quelle poste sono giustificate, riteniamo, dai numeri dell’investimento di cui si parla: oltre 52,44 milioni di euro, di cui oltre 41 da risorse pubbliche e 11 da risorse private. Di questi circa 40 riguardano gli impianti per 36,2 milioni e la sistemazione delle piste per 2,9. Meno di 6 milioni tra ripristino ambientale e riqualificazione funzionale del patrimonio immobiliare. La fonte è il documento Invitalia.”

“Crediamo che il Gran Sasso sia un bene di tutti ed è per questo che ci sembra necessario un confronto e una condivisione delle idee di sviluppo, con il dovuto rispetto di tutti e di tutte le opinioni. Quello che riteniamo sia assolutamente da evitare, invece, è rendere un bene comune oggetto di una faida tra opposte fazioni; spaccarsi non permetterà di poter giungere a scelte condivise.

Siamo tutti consapevoli che ogni anima interessata ad un tema così importante abbia a cuore la tutela e il rispetto del Gran Sasso. Per questo riteniamo che sia necessario intraprendere un percorso per un confronto aperto, mettendo fine a inutili divisioni, spesso utili solo a chi non perde occasione di rendersi visibile, cavalcando il tema del giorno.

E’ un confronto tra modelli alternativi di sviluppo, o semplicemente visioni diverse, non tra il fare ed il non fare, su cosa fare per valorizzare le risorse dell’intera area. Questo riteniamo debba essere il centro del dibattito e su questi temi ci piacerebbe si aprisse una discussione vera e di merito”.

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