L’Aquila, Udu: “Regione Abruzzo ignora gli studenti aquilani”

logo_uduL’Aquila. “La Regione Abruzzo continua dal 6 aprile ad ignorare gli studenti iscritti all’Università degli Studi de L’Aquila”. E’ l’opinione dell’Udu aquilano in merito all’affidamento alla Curia del capoluogo d’Abruzzo della gestione della Casa dello Studente e alle affermazioni rilasciate in proposito dall’assessore regionale allo studio, Paolo Gatti.

Rispondendo ad una interrogazione in Consiglio regionale sulla gestione di una struttura costruita dalla Regione Lombardia, Gatti avrebbe, infatti, affermato è stata affidata alla curia aquilana “garantendo agli studenti universitari la libertà di scelta anche all’interno di strutture pubbliche, in relazioni alle proprie condizioni e al proprio percorso formativo”.

Secondo l’Udu aquilano, l’assessore rivendicherebbe di fatto la violazione dell’Accordo di Programma, sottoscritto anche dalla stessa Regione, secondo il quale la struttura andrebbe gestita secondo le norme della legge regionale sul diritto allo studio universitario.

“L’eventuale assegnazione a fine maggio degli alloggi presso la Campomizzi” fa sapere l’Udu “non elimina il danno materiale che hanno subito gli studenti risultati idonei all’assegnazione dell’alloggio pubblico e che, a causa dell’assegnazione discrezionale avvenuta da parte della curia degli alloggi costruiti con fondi pubblici, per lunghi mesi sono stati ugualmente costretti ad un duro pendolarismo o a costosissime soluzioni private”.

La Regione Abruzzo, dunque, ignorerebbe in questo modo gli studenti. Secondo l’Udu la riprova sarebbe data dal fatto che, nonostante le innumerevoli richieste, non siano stati stanziati fondi per il diritto allo studio. “A più di un anno dal sisma” spiega il movimento “sono migliaia gli studenti che ancora non prendono la borsa di studio e con tutta tranquillità si può affermare che non la prenderanno se non verranno stanziate risorse aggiuntive. A ciò si aggiunge che, in data 19 maggio, è uscita finalmente la graduatoria delle borse di studio per l’a.a. 2009/2010. La copertura non raggiunge il 40%. Inoltre, è bene ricordare che la graduatoria dell’a.a. 2008/2009 è ferma al 50%. Bastano questi due dati per evidenziare quanto sia fallimentare tutta la politica sul diritto allo studio portata avanti dalla Regione”.

Secondo l’opinione dell’Udu, l’assessore Gatti e la Regione Abruzzo continuerebbero a penalizzare le migliaia di studenti che hanno scelto di continuare a studiare a L’Aquila, viaggiando ogni giorno, aspettando da oltre un anno una borsa di studio, senza una casa e senza nessun servizio adeguato. “Quegli stessi studenti” precisa il movimento “che oggi stanno decidendo, dopo un anno di durissimi sacrifici, se abbandonare gli studi o cambiare città, vista l’assenza totale di servizi e risorse sul diritto allo studio”. 

A fronte di questa situazione, l’Unione degli Universitari chiede, pertanto, alla Regione Abruzzo la fine del commissariamento dell’ADSU, attraverso il quale si starebbero escludendo gli studenti dalle decisioni e si starebbe praticando la marginalizzazione del dsu pubblico; le risorse necessarie alla copertura delle Borse di Studio, sia della graduatoria rimasta inevasa del 2008/09 che della nuova graduatoria 2009/2010; il passaggio alla gestione pubblica della Casa dello Studente San Carlo Borromeo, come stabilito dall’accordo di programma e l’affidamento all’Adsu di tutte le palazzine della Campomizzi ristrutturate e in via di ristrutturazione per far fronte nell’anno accademico 2010/2011 all’enorme richiesta di alloggi, dopo un anno drammatico e irripetibile per migliaia di studenti di durissimo pendolarismo.

 

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