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Lanciano, l’ospedale Renzetti non si tocca. Pd contro Regione

Lanciano. Grande partecipazione di operatori sanitari, cittadini ed amministratori locali per il convegno promosso dal Partito Democratico sulla sanità e il futuro dell’ospedale Renzetti di Lanciano.

I lavori sono stati aperti dall’introduzione del segretario cittadino Leo Marongiu che ha posto l’accento sulla necessità di mantenere i riflettori puntati sull’ospedale e su quello che sta succedendo alla sanità del territorio dopo la cancellazione della Asl di Lanciano/Vasto.
“In questi mesi – ha dichiarato Marongiu – abbiamo avuto a che fare con fantasmi che mentre parlavano di de localizzare il Renzetti cancellavano la Asl di Lanciano/Vasto e mentre promettevano 120 milioni di euro per un nuovo Ospedale, ne sottraevano 9 esistenti per rendere il Renzetti più sicuro e moderno. Ora non si perda tempo con il Pronto Soccorso e con la Risonanza magnetica e l’Amministrazione comunale di Lanciano rinsavisca e difenda con forza l’Ospedale Renzetti, senza farsi imporre scelte da nessuno”.
A seguire l’intervento di Antonello Maraldo, già direttore amministrativo della Asl Lanciano/Vasto: “I dati sono incontrovertibili e testimoniano il grande lavoro che abbiamo fatto e che rivendichiamo con orgoglio, dove sono finiti gli utili prodotto dalla ex Asl Lanciano/Vasto? Sono stati già utilizzati per altri territori? Bisogna con forza impedire il declassamento sanitario di quest’area e ringraziare l’operato dell’ex assessore Bernardo Mazzocca”.
Michele Caporossi, ex Direttore Generale Asl Lanciano/Vasto ha illustrato il progetto di ricostruzione ed ammodernamento funzionale dell’Ospedale Renzetti: “Una follia è spostare l’Ospedale da Lanciano, noi abbiamo collaborato in modo positivo con il Sindaco che ha previsto, nel PRG, l’area ospedaliera attuale, quindi abbozzato un progetto che prevedesse la costruzione di una struttura d’avanguardia che salvaguardasse la prerogativa di Lanciano come centro sanitario di qualità. Non possiamo accettare la controinformazione che stanno mettendo in piedi esponenti della destra che sa molto di squadrismo fascista. Questa Città e questa vallata non meritano quello che stanno subendo. Con commozione torno qui a Lanciano e ringrazio gli amici che mi hanno invitato”. Durante l’intervento di Caporossi, grazie ad un videoproiettore veniva illustrato il progetto.
Camillo D’Alessandro, capogruppo Pd  ha sottolineato come questa Giunta regionale abbia perso autorevolezza ed autonomia, rispetto a Roma. Silvio Paolucci, segretario regionale Pd, ha difeso l’autorevolezza del progetto sanitario intrapreso da Caporossi per Lanciano ed il Sangro/Aventino, chiedendo alla Regione un tavolo di confronto sulla sanità.