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Pescara, bolle rosse e fogna in mare: Forza Italia chiede consiglio comunale straordinario

Pescara. “Quanto è accaduto a Pescara sulla vicenda balneazione è una cosa gravissima: il sindaco Alessandrini, come ha personalmente confessato, ha volutamente e volontariamente sottaciuto alla cittadinanza che il nostro litorale era inquinato per uno sversamento di 25mila metri cubi di feci e liquami. Martedì in Consiglio regionale presenterò un’interpellanza urgente in aula per discutere in via prioritaria l’intero ‘caso’, chiedendo sin d’ora la presenza dei vertici di Aca e Arta per vedere personalmente le carte che dimostrano come il sindaco di Pescara fosse stato puntualmente informato della rottura della condotta fognaria, dello sversamento e dell’inquinamento della costa. Domani, invece, i consiglieri comunali di Forza Italia presenteranno la richiesta per la convocazione urgente e straordinaria della seduta del Consiglio comunale di Pescara per portare nell’assise civica il dibattito politico che, inevitabilmente, si chiuderà con la sfiducia al primo cittadino. Il sindaco non può pensare di aver creato un simile disastro anche per l’immagine del capoluogo adriatico e di andarsene in vacanza, come se nulla fosse. La seduta dovrà svolgersi prima di Ferragosto e lui dovrà essere presente, a meno che non voglia dare l’ennesimo ceffone alla città”.

Lo hanno annunciato il Capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri e i consiglieri comunali di Fi Marcello Antonelli, Fabrizio Rapposelli e Vincenzo D’Incecco.

“Ormai il quadro di quello che è accaduto a Pescara con la vicenda balneazione è chiaro e drammatico al tempo stesso – ha sottolineato il Capogruppo Sospiri -: il 28 luglio si è rotta per l’ennesima volta la condotta fognaria di via Raiale, quella vecchia che non riesce a sostituire in maniera efficace la linea nuova crollata ad aprile e mai più ripristinata; la sera del 28 luglio stesso l’Aca ha informato sindaco e vicesindaco del danno e dello sversamento dei liquami; il 29 aprile l’Arta ha effettuato i campionamenti e, nel frattempo, l’Aca, per tentare di contenere gli effetti dello sversamento dei liquami, ha rilasciato 350 litri di Oxystrong direttamente nella fogna; il 31 luglio l’Arta ha mandato i risultati dei prelievi al sindaco, accertando l’inquinamento del litorale, ed è a questo punto che scatta il danno alla città, perché il sindaco Alessandrini temporeggia inspiegabilmente per altre ventiquattro ore, contravvenendo a quanto previsto dalla legge 116 del 2008, articolo 10 comma 1, che impone una informazione tempestiva alla città e l’immediata emanazione del divieto di balneazione, con l’ordinanza, i cartelli, dando alla notizia la massima risonanza possibile, poi il primo agosto il sindaco sostiene oggi di aver firmato l’ordinanza di divieto che però non viene pubblicata sull’Albo Pretorio del Comune, come previsto dalla legge, dunque è nulla, non viene diffusa in alcun modo, e infatti la gente non sa niente e continua a farsi il bagno in un mare di liquami. Ed è solo un caso, non una certezza del sindaco, se le analisi successive sono andate bene, e comunque non cancellano quanto accaduto nei cinque giorni precedenti. Dunque la circostanza gravissima non è la rottura della condotta, che comunque non accadrebbe con una buona manutenzione delle reti; e non è l’uso dell’Oxystrong in sé; la cosa gravissima è che il sindaco, forse mal consigliato da altri, abbia volutamente sottaciuto l’inquinamento del litorale dopo averne avuto piena consapevolezza, dunque ha mentito ai pescaresi e alle centinaia di bagnanti sulla mancata balneazione del nostro mare. Ha tradito il mandato elettorale e la fiducia del territorio, lo ha fatto per un mero calcolo politico, peraltro ignorando lui, prima Autorità sanitaria della città responsabile della salute pubblica, il principio di precauzione. Martedì 11 agosto porterò in aula un’interpellanza urgente rivolta al Presidente della Regione Abruzzo che lo scorso giugno ha revocato il divieto di balneazione permanente in via Balilla, pur sapendo del balletto dei dati in corso, con campionamenti che hanno dato esito pessimo 11 volte su 19 prelievi. E sin d’ora chiedo la presenza in aula dei vertici di Aca e Arta per ripercorrere l’iter di quanto accaduto, vogliamo vedere le carte, perché è chiaro che se il sindaco è stato avvisato di quanto stava accadendo, come lui stesso ha confessato, è stato incosciente e irresponsabile. E credo che il sindaco Alessandrini, come chiederemo martedì in Consiglio regionale, deve dimettersi perché ha dimostrato di non essere in grado di fare la scelta giusta per la città. Intanto – hanno proseguito il Capogruppo Sospiri e i consiglieri Antonelli, Rapposelli e D’Incecco – domani in Comune presenteremo anche la richiesta per la convocazione urgente di una seduta straordinaria del Consiglio comunale da dedicare a quanto accaduto, in modo da portare nella sede deputata il dibattito politico e di far partire in modo formale la procedura per la sfiducia al sindaco. La seduta, vista la gravità della tematica trattata, dovrà necessariamente svolgersi prima di Ferragosto, anche se questo significherà per il sindaco dover rientrare dalle vacanze, ma non vogliamo pensare che le sue ferie siano più importanti della città”.