Pescara, approvata la delibera per la vendita immobili comunali

comune_pescaraPescara. La maggioranza consiliare di centro-destra al Comune di Pescara ha approvato con i soli 21 voti del gruppo di governo la delibera sul Piano di alienazione degli immobili, passata a mezzanotte e mezza in punto.

La maggioranza ha anche ribadito la propria volontà di salvaguardare quell’importante entità culturale oggi rappresentata dal Mediamuseum, che mai il centro-destra avrebbe affermato di voler smantellare o cancellare, come strumentalmente qualcuno avrebbe tentato di far credere. Oggi pomeriggio si affronterà l’esame del Piano Triennale delle Opere pubbliche e del bilancio di previsione, che dovrebbe avere il pieno sostegno della maggioranza.
“Come avevamo sempre assicurato – ha sottolineato il capogruppo del Pdl Lorenzo Sospiri – la maggioranza è unita, compatta e da sola, senza alcun contributo esterno dai banchi dell’opposizione, ha approvato la prima delle delibere propedeutiche al bilancio 2010, ossia il Piano di alienazione degli immobili comunali, un lungo elenco che comprende 63 unità tra terreni, frazioni di aree, locali, appartamenti e fabbricati, per un valore complessivo pari a circa 12milioni di euro, che fanno parte del patrimonio comunale, e che però risultano oggi non strettamente funzionali alle attività dell’Ente. Il Piano di dismissione risponde piuttosto a un’idea precisa di politica amministrativa del nuovo governo cittadino, il quale appena venti giorni fa ha completato l’opera di ricognizione di tutti gli immobili comunali, un maxi-censimento, mai redatto prima dagli anni ’90 a oggi, che ci ha consentito di individuare quelle strutture che costituiscono un costo per le casse cittadine e che potenzialmente potrebbero essere alienate se si presentassero ottime condizioni per il Comune stesso, compresi i bandi pubblici. Ovviamente le procedure di vendita dovrebbero comunque seguire gli iter classici, dunque anche il passaggio in Consiglio comunale, ma soprattutto l’approvazione del Piano stesso non significa che da oggi vedremo su quegli immobili i cartelli con la scritta vendesi”. Tra le strutture inserite nel Piano compaiono anche il fabbricato dell’ex Ferrotel in corso Vittorio Emanuele (mille metri quadrati, libero), ma soprattutto il fabbricato dell’ex Tribunale, in piazza Alessandrini, parzialmente occupato dal Mediamuseum, “l’unica struttura ad aver suscitato polemiche strumentali e in realtà infondate: l’amministrazione comunale e il sindaco Albore Mascia in primis non hanno mai sostenuto di voler chiudere il Mediamuseum, né di volerne cancellare l’esistenza. Anzi il nostro obiettivo è quello di garantire la sopravvivenza di quella realtà e di tutte le altre iniziative culturali e sportive che rappresentano la nostra tradizione. E ieri sera, dopo nove ore di discussione, lo stesso sindaco Albore Mascia ha proposto, come primo firmatario un subemendamento al bilancio con il quale ha precisato che un eventuale procedimento di alienazione dell’ex Tribunale di piazza Alessandrini, si perfezionerà con apposita delibera approvata dal Consiglio comunale. In altre parole un eventuale atto di vendita sarà ratificato dall’aula: il subemendamento è stato approvato con 35 voti a favore di maggioranza e opposizione che subito dopo ha abbandonato l’aula, e la maggioranza di centro-destra, mezz’ora dopo la mezzanotte, ha approvato con i soli 21 voti della coalizione di governo la delibera complessiva ed emendata del Piano di alienazione. Quest’oggi inizierà l’esame del Triennale, e quei 21 voti saranno di nuovo in aula per sostenere le scelte operate dal nostro esecutivo per realizzare la nostra idea di una città giovane, dinamica e veloce”.

 

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