Lanciano. “In questi 5 anni di mandato Pupillo la tassa Rifiuti, per le attività produttive, è aumentata del 127,3% ovvero rispetto al 2011 l’aumento è stato del 2,273. In altri termini chi pagava 100 € nel 2011 oggi, nel 2015, a Lanciano paga 227,3 €. (Nella tabella allegata i dettagli per categoria degli aumenti in questi 5 anni.)”.
Così in una nota Mnalio D’Ortona che aggiunge: “Ma cosa è successo negli altri comuni d’Italia? “I calcoli sono stati effettuati dall’Ufficio studi della Cgia che, oltre a eseguire una comparazione tra l’andamento delle tariffe amministrate nei principali paesi d’Europa, ha analizzato anche il trend registrato tra il 2004 e i primi 11 mesi del 2014 delle tariffe dei principali servizi pubblici presenti nel nostro Paese. Tra gli incrementi più significativi – come detto – quello della tassa sui rifiuti è stato di oltre il 70%.”. Ovvero in un periodo molto ampio pari a 10 anni nei comuni italiani l’aumento medio è stato del 70% contro i 127,3% a Lanciano, valore quest’ultimo calcolato solo dal 2011 quindi in un periodo più breve e nonostante tutto con risultati decisamente più ampi ovvero con uno scostamento rispetto al 70% di un bel 57,3 % in aumento. Che dire? I numeri parlano chiarissimo. Del resto va evidenziato un aspetto importante per questa tassa che più propriamente va definita tariffa perchè legata alla gestione. In altri termini il costo del servizio all’ente locale deve, per legge essere ribaltato integralmente sulle tasche dei cittadini, con lo stesso importo. Nel 2015 tale servizio è stato quantificato per la comunità Lancianese pari a 4.613.947 €”.
“E questo è l’importo che pagheranno, complessivamente, i cittadini lancianesi nel 2015 – conclude D’Orona – in altri termini una gestione più efficace può consentire un abbattimento dei costi e quindi meno tasse a fronte di un servizio migliore e puntuale. Qui invece, a fronte di una città sempre più sporca, aumentano le tasse e con valori incredibilmente alti.