Cavo sottomarino (progetto Terna), collaborazione tra comuni e Abruzzo Energia

gissi_centraleChieti. Questa mattina, gli assessori all’Urbanistica, Nicola Campitelli, e all’Ecologia, Eugenio Caporella, hanno incontrato il presidente di “Abruzzo Energia”, Gennaro Strever, insieme ad altri amministratori della società, nell’ambito di un tavolo di confronto con i sindaci dei Comuni interessati dall’attraversamento dell’elettrodotto Terna, che dalla città di Tivat in Montenegro, approderà via cavo sottomarino sulla spiaggia di Pescara per poi dirigersi a sud verso la Turbogas di Gissi.

All’incontro era presente anche il presidente della I Commissione regionale Bilancio, Emilio Nasuti. Nel corso dell’incontro gli amministratori di “Abruzzo Energia” hanno condiviso la necessità, espressa dai Comuni (erano presenti rappresentanti di Chieti, Lanciano, Atessa, Guardiagrele, Gissi, Filetto, Orsogna, Casalincontrada, Casacanditella, Bucchianico e Castel Frentano) e dalla Provincia, di una maggiore sinergia e di concertazione nella realizzazione dell’elettrodotto che attraverserà l’intero territorio provinciale. “Questo progetto – ha spiegato l’assessore Campitelli – non è della Provincia, ma il nostro ruolo di coordinamento viene esercitato per la salvaguardia dei cittadini e del territorio nei confronti di un’iniziativa che ha registrato una mancanza di concertazione con i rappresentanti istituzionali di decine di migliaia di cittadini. Per questo abbiamo voluto dare voce ai sindaci e al territorio che hanno espresso la volontà di copianificare il miglior percorso possibile per l’elettrodotto e di definire un cronoprogramma preciso. Abbiamo registrato con soddisfazione la disponibilità di Abruzzo Energia ad accogliere le richieste dei Comuni e della Provincia e siamo pronti, ognuno per la propria competenza, a fare la propria parte”.

“La Provincia – ha aggiunto l’assessore Caporrella – è preoccupata, dal punto di vista ambientale, per questa situazione, ma è consapevole che occorre far proseguire lo sviluppo di attività economiche essenziali. L’impegno che ci assumiamo è quello di favorire sul nostro territorio uno sviluppo ecosostenibile che garantisca soprattutto il benessere e la tranquillità dei nostri cittadini. Per questo motivo, cercheremo di monitorare il progetto dell’elettrodotto Terna nel rispetto delle esigenze territoriali, con l’utilizzo delle tecnologie più avanzate e sicure.

Sono sempre convinto che adottando giusti criteri si possa tranquillamente coniugare le esigenze dello sviluppo con quelle dell’ambiente. Del resto, se come Provincia ci stiamo impegnando affinché si produca un 20% di energia in più da fonti rinnovabili, è evidente che ci sia l’esigenza di realizzare una dorsale capace di assorbire tale produzione. Resta sottinteso che il nostro ruolo principale è quello di controllare e vigilare e sarà il primo obiettivo che l’Assessorato all’Ecologia assicurerà alla collettività”.

La posizione del Comune di Chieti. Nella riunione odierna in Provincia, ha preso parte anche il consigliere comunale Mario Colantonio, delegato dal neo sindaco Di Primio.

Il Comune di Chieti – ha dichiarato il Consigliere delegato Colantonio – “si è riservato un attento esame degli atti progettuali e procedurali al fine di verificare ed osservare eventuali incompatibilità e danni lesivi per l’interesse collettivo fornendo – comunque – la massima disponibilità anche per successivi incontri tecnici informativi”.

Dal canto suo la Società “Abruzzo Energia” si è impegnata ad intraprendere un’azione partecipativa su ogni singolo territorio e, quindi, anche su Chieti con i dovuti supporti tecnici al fine di una fattiva conclusione del procedimento nell’interesse della salvaguardia del territorio e dei cittadini.

Nel corso della giornata odierna il consigliere Colantonio ha effettuato anche una verifica su alcuni cantieri aperti improvvisamente in Città qualche giorno prima delle elezioni amministrative e repentinamente interrotti all’indomani dell’esito delle consultazioni, al solo fine di accertare la messa in sicurezza degli stessi cantieri per quanto attiene la tutela della pubblica incolumità.

 

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