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Pescara, Renato Ranieri sul Piano delle Alienazioni

Pescara. Sono ben 63 le proprietà del Comune di Pescara, tra locali, strutture e terreni, che l’amministrazione comunale ha deciso di inserire nel Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari della città, per un valore complessivo pari a circa 12milioni di euro.

Un lungo elenco dettagliato, che comprende, tra gli altri, anche l’ex Ferrotel, in corso Vittorio Emanuele, e l’ex sede del Tribunale in piazza Alessandrini.

La delibera è stata approvata oggi nel corso della seduta della Commissione Finanze.

“Ovviamente” ha spiegato Renato Ranieri, presidente della Commissione Consiliare Finanze “non significa che da domani su quegli immobili vedremo affisso il cartello vendesi, ma piuttosto significa solo averli resi disponibili in quanto non strumentali all’esercizio delle funzioni istituzionali. Il Piano di dismissione risponde a un’idea precisa di politica amministrativa del nuovo governo cittadino, il quale appena quindici giorni fa ha completato l’opera di ricognizione di tutti gli immobili comunali, un maxi-censimentoche ci ha consentito di individuare quei terreni, manufatti, locali che di fatto non sono funzionali all’attività dell’Ente, ma al tempo stesso costituiscono un costo per le casse cittadine. Due le scelte che si sono poste: proseguire la politica delle assegnazioni agli amici di, com’è accaduto negli ultimi sei anni, con un dispendio e uno sperpero del denaro pubblico, oppure redigere un Piano di dismissione e alienazione, in cui inserire quegli immobili che potrebbero essere venduti”.

Ovviamente le procedure di vendita seguiranno gli iter classici ed anche il  passaggio in Consiglio comunale.

Nel lungo elenco sono inseriti, ad esempio, un terreno edificabile in via Nazario Sauro, due porzioni di un fabbricato in via Neto, un locale in pessimo stato in via Lago di Borgiano, un locale commerciale in via Monte Faito, un locale in viale Kennedy, la porzione di un fabbricato in via Vicolo Bardet, un appartamento in via Modesto della Porta, due locali in viale Primo Vere, un lotto di terreno edificabile in via Pescara, a Montesilvano, un appartamento in via Catania, un locale in via Musone, un locale commerciale in via Da Brescia, due locali in via Colle di Mezzo, un locale in via Tronto, il fabbricato dell’ex Ferrotel in corso Vittorio Emanuele, due locali in via Tirino, un terreno agricolo a Città Sant’Angelo, la porzione di un fabbricato in via Salita Francescone, la porzione di un’area edificabile in via Colle Paradiso.

“Non comprendiamo” ha concluso Ranieri “lo scalpore sollevato dal Pd in merito all’inserimento di un unico immobile nell’elenco, ossia dell’ex Tribunale, oggi in parte destinato al Mediamuseum: il consigliere D’Angelo ha addirittura accusato la giunta di voler commettere un atto di pirateria, bollando come postilla la delibera illustrata quest’oggi, un copioso fascicolo di 12 pagine che rappresenta un allegato obbligatorio al bilancio, come lo stesso D’Angelo ben dovrebbe sapere avendo ricoperto per sei anni la carica di assessore alle Finanze”.