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Pescara, lotta all’evasione Ici e Tarsu

Pescara. Scatta la lotta all’evasione della Tassa sui rifiuti solidi Urbani e dell’Ici che l’amministrazione comunale di Pescara avvierà costituendo una task force congiunta composta da Comune, Aipa e Soget. L’individuazione degli evasori totali o parziali avverrà mediante il confronto della banca dati dei contribuenti con i dati catastali e con quelli relativi alla nascita di nuove Partite Iva. L’operazione dovrebbe consentire al Comune di incassare decine di migliaia di euro mai versate sino a oggi.


“La nuova amministrazione comunale – hanno ricordato l’assessore alle Entrate Massimo Filippello e il Presidente della Commissione Finanze Renato Ranieri durante la seduta odierna convocata per proseguire l’esame del bilancio 2010 – nonostante la difficile eredità ricevuta dal passato governo cittadino di centro-sinistra, è riuscita ad assicurare una gestione perfetta del settore tributi, garantendo un passaggio indolore dal caso Tributi Italia alla Aipa di Milano che da circa un mese ha assorbito il servizio di riscossione dei tributi comunali, tra l’altro assicurando il mantenimento dei 15 posti di lavoro. E, mentre stiamo comunque proseguendo l’opera di recupero del credito residuo nei confronti di Tributi Italia, oggi sceso sotto i 500mila euro, tale passaggio ci ha subito garantito dei benefici in termini fiscali, ossia il versamento di circa 90mila euro l’anno nelle casse comunali da parte di Aipa, per complessivi 360mila euro in quattro anni, quale quota ammortamento degli spazi comunali per le affissioni che, per contratto, erano stati installati dalla Tributi Italia. Attualmente l’Aipa ci ha garantito le stesse condizioni di trattamento di base fissate con la precedente società di gestione, ossia il versamento di un aggio annuale pari al 17 per cento dell’incasso. Ma l’Aipa ci ha concesso altro: se infatti la società supererà la soglia dei 4milioni di euro l’anno di incasso, riconoscerà al Comune un’ulteriore forchetta oscillante tra il 3 e il 5 per cento, eventualità che la Aipa ha dichiarato assolutamente possibile tramite una corretta gestione del servizio. Nel frattempo l’amministrazione comunale sta cercando anche di recuperare ulteriori spazi cittadini destinati alle affissioni, partendo dal ritrovamento di 400 impianti scomparsi nel nulla: tali bacheche erano state installate inizialmente in corso Vittorio Emanuele, poi circa due anni fa, durante lo svolgimento dei lavori di riqualificazione urbana dell’asse stradale, sono state smantellate, e da quel momento se ne sono perse le tracce. Non sono state trovate nei magazzini comunali, né la ditta che ha effettuato le opere sembra averne memoria, un episodio che di fatto ha creato anche un danno economico al Comune perché 400 spazi di affissione in meno si sono tradotti in minori introiti per l’amministrazione stessa. Intanto l’Ufficio Entrate ha anche commissionato al settore patrimonio lo svolgimento del censimento di tutti gli impianti attualmente esistenti sul territorio”.
Nel frattempo scatteranno le due grandi operazioni anti-evasione che interesseranno i pagamenti Tarsu e Ici.
“Per la Tarsu – hanno ribadito Filippello e Ranieri – è già stata predisposta una task force che vedrà impegnati Comune, Aipa e Gestor e che opererà partendo dall’incrocio dei dati del catasto con quelli in possesso dell’amministrazione comunale per verificare le incongruenze tra il dichiarato e la realtà. Attualmente il tributo sui rifiuti si paga infatti sulla base della superficie calpestabile di un appartamento o di un esercizio: in molti casi alcuni utenti hanno dichiarato al Comune una superficie minore rispetto al dato reale registrato al Catasto, dunque pagano la tassa in misura minore rispetto al dovuto, generando un’evasione parziale. Il controllo incrociato con le Partite Iva ci permetterà invece di individuare, ad esempio, gli evasori totali, ossia società o liberi professionisti che hanno un ufficio per il quale però non pagano imposte”. Per il recupero dell’Ici per il 2005 e il 2006 se ne stanno occupando gli uffici comunali. “L’obiettivo – hanno concluso l’assessore e il Presidente della commissione finanze – è quello di non arrivare a emettere cartelle un giorno prima della prescrizione, ma di muoverci con calma, disponendo del tempo occorrente per le verifiche, tempo necessario per non commettere errori”.