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Pescara, la maggioranza replica a Confcommercio: “Una semplice rimodulazione delle tariffe per i parcheggi aree di risulta”

Pescara. Sulle aree di risulta dell’ex stazione ferroviaria di Pescara la giunta comunale ha effettuato non il raddoppio, ma una semplice rimodulazione delle tariffe, una rimodulazione nata dallo studio attento della tipologia di sosta, con utenti che vi lasciano la propria vettura solo per mezza giornata e, dunque, continueranno a pagare 1,50 euro, esattamente come accadeva sino al 28 febbraio. Una rimodulazione che nulla ha a che vedere con le stangate inflitte dal passato governo di centro-sinistra che nel 2003 portò il ticket della sosta da 0,50 centesimi a 1,50 euro, senza neanche reinvestire i maggiori introiti nella riqualificazione della parte nord delle aree di risulta. Un centro-sinistra che aveva deciso di rendere a pagamento tutti gli stalli di sosta della città, dalla riviera alle aree circostanti l’ospedale civile, introducendo anche il pedaggio per entrare in città. Un centro-sinistra che dunque oggi sta solo strumentalizzando un provvedimento della nuova maggioranza di governo”. Lo hanno affermato i Presidenti delle Commissioni Affari Generali e Cultura, rispettivamente Marco Mambella e Augusto Di Luzio in merito all’incontro odierno con i rappresentanti della Confcommercio.
“E’ evidente – ha ricordato Mambella – che aiutare, sostenere il Centro commerciale naturale non dipende da una rimodulazione della tariffa della sosta. Dai nostri commercianti e dalle associazioni di categoria ci aspettiamo piuttosto altre richieste, come quella di dotare al più presto la città di servizi, ossia di parcheggi, che abbiamo già previsto e che i nostri uffici hanno iniziato a progettare. Ci aspettiamo la richiesta di riqualificare subito la parte nord delle aree di risulta, intervento che partirà a fine mese e che in sei anni non è mai stato realizzato. Ci aspettiamo una richiesta di sostegno per rilanciare l’immagine del nostro centro urbano. Pare assurda invece la richiesta di rendere gratis la sosta sulle aree di risulta, che verrebbero prese d’assalto dai residenti del centro privi di un garage e da chi lavora nel cuore della città, lasciando senza posti auto quegli utenti che invece vogliamo portare a Pescara per comprare nei nostri negozi, mangiare nei nostri ristoranti, visitare la nostra città”. “E’ chiaro l’uso strumentale che le opposizioni tentano di fare delle nostre Commissioni consiliari – ha invece aggiunto Di Luzio – alimentando polemiche sulla rimodulazione di una tariffa di sosta ben lontana da quei progetti che il centro-sinistra aveva messo in cantiere per la città, un centro-sinistra che, dopo aver portato nel 2003 la stessa tariffa da 0,50 centesimi per la sosta dell’intera giornata a 1,50 euro, era pronta a trasformare in parcheggi a pagamento tutti gli stalli presenti sulla riviera nord e persino tutt’attorno all’ospedale civile, istituendo il pedaggio, ossia la ‘tassa d’ingresso’ solo per entrare nel centro cittadino, in aggiunta al pagamento della sosta. La nuova amministrazione comunale non introdurrà alcuna tassa doganale, anzi stiamo predisponendo misure per rendere più accogliente il nostro territorio, partendo dalla depolverizzazione dell’area nord delle aree di risulta dove ricaveremo altri 200 posti auto, con un investimento immediato di 200mila euro, a disposizione del nostro Centro commerciale naturale”.