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Chieti, Movimento 5 Stelle: ‘Politica e imprenditoria: nessuno impara dalle lezioni’

Chieti. “Evidentemente gli oltre 120.000 euro preventivati da Luigi Febo per la propria campagna elettorale non sono stati sufficienti se è dovuto ricorrere alla messa a disposizione di locali e di quant’altro di utile per la convention organizzatagli dal generoso imprenditore Walter Tosto grande amico di Luciano D’Alfonso, per il quale contribuì con ben € 35.000,00 nella scorsa campagna elettorale delle regionali. Dopo la porchetta offerta presso l’azienda WTS di Chieti per il comizio elettorale tenuto dal Sindaco Umberto Di Primio, ieri, cambio menù, con i tradizionali arrosticini per gli intervenuti a sostegno del Candidato Sindaco Luigi Febo”.

Recita così una nota del Movimento 5 Stelle di Chieti che prosegue: “Non sono bastati, evidentemente, le attenzioni poste dal M5S sui media locali di qualche giorno fa riguardo l’opportunità rispetto alle ingenti somme preventivate per le spese di campagna elettorale da Luigi Febo “Ci spiace dover passare per i paladini della morale, ma i partiti la calpestano ogni giorno” commenta Argenio “sembra che nessuno voglia imparare dagli errori del passato”, l’indagine -Terre d’oro- che vede indagato proprio il Sindaco Umberto Di Primio per il reato di corruzione non ha insegnato nulla a nessuno, “i rapporti fra politica e imprenditoria dovrebbero essere ben distinti ed invece, i partiti non ce la fanno proprio a stara lontano da soldi e potenti di turno”. Il MoVimento 5 Stelle spenderà meno di € 5.000,00 per questa campagna elettorale e sicuramente non cerca e non accetta l’appoggio di nessun imprenditore, disposto a finanziare la nostra campagna elettorale. Piccole donazioni di tanti simpatizzanti che ci permetteranno di avere le mani libere per amministrare questa città con un solo interesse: i cittadini!”.

“Cambiano il simbolo, cambiano il nome – conclude la nota – ma la sostanza non cambia, Umberto Di Primio e Luigi Febo, co-inquilini nel costoso comitato elettorale di piazza Valignani, giocano a fare i nemici nei confronti in tv e nelle piazze, ma di fronte al richiamo dell’imprenditore di turno nello stesso identico approccio”.