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El Zohbi: ‘Il giorno del Santo Patrono a Chieti sospeso il servizio trasporto per disabili’

Chieti. “Con grande rammarico devo denunciare che, per il quinto anno consecutivo, nella giornata di ieri, lunedì 11 maggio 2015, giornata del Santo Patrono, non è stato effettuato un servizio di prima necessità quale quello del trasporto disabili”.
Così in una nota il capogruppo del Centro Democratico in Consiglio Comunale a Chieti, Bassam El Zohbi, che aggiunge: “Tutto questo nonostante mi fossi interessato, dietro sollecitazione di tante famiglie, ed avessi ricevuto rassicurazioni sia da parte del Dirigente Comunale, Angela Falcone, che del Presidente di Chieti Solidale, Giuseppe Melchiorre. Invece, ieri mattina l’Autoparco Comunale era chiuso e così i collaboratori di Chieti Solidale non hanno potuto accedere ai locali per prendere i mezzi di servizio indispensabili per poter accompagnare i ragazzi disabili nei centri di riabilitazione che, invece, erano regolarmente aperti. Questo disservizio ha creato un grosso disagio a molte famiglie che hanno dovuto trovare in poco tempo un sostituto o un accompagnatore per i propri familiari disabili sia per accudirlo a casa sia per poterlo trasportare a loro spese presso il centro riabilitativo. Nel nome del Patrono purtroppo a Chieti si verificano anche questi disservizi che non hanno giustificazione alcuna perché chi avrebbe dovuto verificare e garantire un servizio così sensibile non ha verificato e garantito alcunché. Inoltre, nella settimana scorsa c’è stata una polemica tra me e l’Assessore ai Servizi Sociali del Comune per il caso di una famiglia teatina con un figlio portatore di handicap che si era vista negare per più di un anno il servizio di trasporto disabili presso una struttura riabilitativa che ha in cura questo ragazzo da oltre venti anni. Il servizio, dopo un mio doppio intervento e dopo una falsa promessa dell’Assessore medesimo, è effettivamente ripartito però, anziché per sei giorni andata e ritorno, sono stati concessi alla famiglia del disabile solo tre giorni e di sola andata”.

“Ovvero un quarto del servizio che spetta al disabile di diritto. Non voglio riprendere la polemica con l’Assessore ai Servizi Sociali perché, come si è visto, è poco affidabile in quanto a promesse, ma continuerò a combattere finché a questo ragazzo venga riconosciuto quello che è un suo sacrosanto diritto ovvero avere un servizio completo! Mi auguro che in futuro simili disservizi e trattamenti di vera e propria disparità non abbiano più a verificarsi nel nostro Comune”.