Costantini (IdV) attacca Bertolaso: “A L’Aquila hanno mangiato tutto”

CostantiniL’Aquila. “Con Bertolaso è tutto fatto in casa!”. E’ questa la denuncia di Carlo Costantini, Capogruppo IdV alla Regione Abruzzo, relativa alla gestione dell’emergenza ed ai primi interventi di ricostruzione dell’Aquila, dopo il sisma del 6 aprile scorso.


“Non solo gli appalti fatti in casa – ha spiegato Carlo Costatini – tutto ciò che ruota attorno al denaro gestito dalla protezione civile è fatto in casa. Prendiamo il caso degli incarichi tecnici a L’Aquila: la progettazione e la direzione dei lavori di decine di cantieri del Progetto C.A.S.E. Una torta di svariate decine di milioni di euro – ha aggiunto Costantini – Almeno quelli, penserebbe una persona di buon senso, dovrebbero essere stati affidati a tecnici indipendenti dal sistema, a studi tecnici locali, a professionisti abruzzesi associati o comunque ad ingegneri ed architetti scelti con procedure trasparenti ed aperte. E invece no! Anche quei soldi sono rimasti all’interno del sistema, a disposizione di chi di quel sistema fa parte o di chi, magari grazie ad un massaggio, è riuscito ad avvicinarlo”.
Secondo il capogruppo dell’IdV sia la responsabilità del progetto, che la direzione dei lavori sono rimasti nella disponibilità esclusiva di Gian Michele Calvi, braccio destro di Bertolaso, “perché attraverso la Fondazione Eucentre, destinataria dell’incarico e dei relativi compensi, ha selezionato i professionisti da coinvolgere nell’operazione”.
“In verità – ha precisato Costantini – le cose non potevano andare diversamente, non solo e non tanto perché Calvi e gli altri non avrebbero mai rinunciato a questa parte del potenziale bottino, quanto e soprattutto perché la Direzione dei Lavori affidata a professionisti esterni avrebbe potuto aprire una falla nel sistema. Avrebbero, infatti, potuto accertare che il Progetto C.A.S.E. è uno sperpero di denaro pubblico senza precedenti, avrebbero potuto scoprire magagne tra la Protezione Civile e le imprese appaltatrici ed addirittura opporsi e denunciarle. Sempre una Direzione dei Lavori esterna avrebbe potuto riscontrare che il Progetto C.A.S.E. è completamente illogico ed irrazionale anche sul piano tecnico, considerato che è invasivo per il territorio al pari di qualsiasi altro progetto che utilizza diffusamente il cemento armato, ma è al tempo stesso provvisorio per la qualità e le caratteristiche dei materiali utilizzati”. Il Progetto C.A.S.E. per Costantini costerà complessivamente (espropri ed urbanizzazioni inclusi) il triplo di quanto sarebbe costato un edificio realizzato nel pieno rispetto delle normative antisismiche vigenti e ha costretto e continua a costringere lo Stato a spendere centinaia di milioni di euro per prolungare la permanenza di decine di migliaia di aquilani negli alberghi o in sistemazione autonoma.
“Meglio, quindi, non correre rischi ha concluso Costantini – e mangiarsi, dopo la torta, pure i piatti e le posate”.

Seminario ricostruzione IPESL. Al via questa mattina il primo seminario dedicato alla sicurezza sul lavoro per tutti gli addetti che operano nelle zone colpite dal sisma. Il primo dei tre seminari organizzati dall’ISPESL (l’Istituto per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro) riguarderà “I sistemi di puntellamento e le misure di montaggio e smontaggio in sicurezza”. Esperti e ricercatori forniranno ai lavoratori e alle imprese tutte le nozioni utili affinché si possa operare nella massima sicurezza nella difficile e complicata fase della ricostruzione. Le iniziative a tutela dei lavoratori e dei cittadini si svolgeranno, a partire da questa mattina, presso la struttura distaccata dell’ISPESL, ubicata nel piazzale antistante il centro commerciale “L’Aquilone”, a L’Aquila. Gli altri seminari sono previsti per il prossimo martedì 23 e giovedì 25 febbraio, quando verranno trattati, rispettivamente, i temi del rischio radon negli ambienti di vita e di lavoro e la sicurezza elettrica quale rischio di carattere generale presente in tutte le lavorazioni.

 

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