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Chieti, El Zohbi: ‘Finti allarmismi diffusi per propaganda dal Sindaco’

Chieti. “Meno male che ci sono i profughi a dare un pò di respiro e di visibilità al Sindaco di Chieti che dopo cinque anni di totale inerzia amministrativa e totale distrazione sulle vere emergenze teatine cerca di sfruttare, a dire il vero malamente, la questione profughi che tanto clamore mediatico suscitano in questo momento”.

Così in ina nota il capogruppo del Centro Democratico in Consiglio Comunale di Chieti, Bassam El Zohbi, che aggiunge: “Peccato, però, che il Sindaco non sappia che i profughi agli Istituti Riuniti non arriveranno e non certo per la sua lettera al Prefetto o per la patetica riunione di condominio stile “4 amici al bar” organizzata ieri davanti l’ingresso degli Istituti in Piazza Garibaldi. Infatti, i profughi non potranno venire agli Istituti perché la struttura non è ancora pronta ad accoglierli per motivi di organizzazione interna e di logistica per via degli spazi che dovranno essere separati, e resi autonomi come prevede la Legge rispetto ai pazienti ivi già ricoverati. Il Bando presentato dalla Prefettura di Chieti per i primi profughi è stato vinto da due società che li ospiteranno in altrettante strutture del vastese mentre i successivi 18 non andranno agli Istituti Riuniti San Giovanni Teatino, perché come detto non ancora pronti, ma si aggiungeranno a quelli già ospitati a Brecciarola nel Centro gestito da Suor Vera. Successivamente, sempre su richiesta del Prefetto di Chieti, quindi dello Stato, quindi dello stesso Ministro dell’Interno Angelino Alfano (leader del partito di cui fa fare il Sindaco), altri profughi verranno ospitati nell’ex struttura delle suore Orsoline alla Civitella, oggi in gestione dalla Casa Famiglia di Don Oreste Benzi. Un Sindaco serio si relaziona con il Sig. Prefetto della Città non con “Casa Pound” ma soprattutto non alimenta, per avere effimera visibilità, allarmismi inutili e infondati. Un Sindaco serio si relaziona con la Dirigenza delle Case di Riposo per conoscere le ragioni che hanno spinto l’Istituto a partecipare al Bando emesso dalla Prefettura di Chieti per l’accoglienza dei profughi e per conoscere i reali problemi di questa importante struttura teatina. Forse solo allora si renderebbe contro del disastro prodotto dalla Regione Abruzzo quando era guidata dal Centro Destra e la cui incapacità amministrativa è stata alla base della riduzione dei posti letto agli Istituti Riuniti passati in quel quinquennio dai 230 agli attuali 130 e che non bastano per coprire le spese! Infatti, il Sindaco non sa che 100 pazienti in meno significa suppergiù 300.000,00 Euro in meno per la struttura ogni mese. Ciò significa difficoltà nel garantire l’assistenza dovuta ai pazienti quasi tutti totalmente disabili e su sedie a rotelle; ciò significa difficoltà nel pagare gli stipendi ai dipendenti; ciò significa ridurre il numero del personale con aggravio di lavoro su chi ha conservato il posto! L’arrivo dei profughi agli Istituti Riuniti sarebbe stata una prima boccata d’ossigeno per le casse dell’Ente proprio per garantire quei servizi che hanno caratterizzato l’eccellenza di questa struttura di cui tanto si vanta il Sindaco. Oggi per la miopia di un Sindaco e della sua Giunta palesemente inadatti a questo ruolo, capaci di fare solo chiacchiere e nulla di più, i servizi non funzionano e gli investimenti per i cittadini specie nel sociale sono sistematicamente disattesi e persi! Vorrei sapere cosa faceva il Sindaco quando sono stati persi circa 100 posti letto? Vorrei sapere cosa faceva il Sindaco quando è stata chiusa Villa degli Ulivi? (Ammesso che sappia cosa sia e dove si trova). Vorrei sapere cosa faceva il Sindaco quando da un anno a questa parte ci sono difficoltà nel pagare gli stipendi ai lavoratori degli Istituti Riuniti? Vorrei sapere cosa faceva il Sindaco quando si sono persi i posti di lavoro per molti dipendenti degli Istituti? Vorrei sapere cosa fa il Sindaco quando il Comune di Chieti non eroga quanto deve mensilmente agli Istituti Riuniti? Nulla, il Sindaco non fa nulla! Pensa alla sua campagna elettorale e solo ora lo si vede spuntare dietro uno striscione a manifestare contro i profughi per fantomatiche ragioni di sicurezza della Città e dei bimbi delle scuole. Però la stessa riunione condominiale di ieri l’avrebbe dovuta fare anche: davanti alla Casa Accoglienza gestita da Suor Vera che ospita profughi da tempo; davanti alle ex Orsoline, oggi in Gestione alla Casa Famiglia di Don Benzi, dove ci sono già dei profughi e ne arriveranno altri entro breve; davanti alla Casa Mater Populi Teatini che da anni e nel pieno centro storico cittadino ospita e offre assistenza a profughi italiani e non”.

“Se il Sindaco fosse realmente preoccupato per la sicurezza dei bimbi, delle nonnine e delle famiglie di Chieti  – conclude El Zohbi – si sarebbe speso a gran voce in questi cinque anni per un problema molto patito dalle famiglie quale quello, ad esempio, del Sert, ubicato nel pieno centro abitato di Chieti, sotto la Villa Comunale, vicino alle scuole dove giornalmente decine di drogati di tutta la Provincia restano in attesa per ricevere assistenza o per una dose di metadone. Quell’emergenza al Sindaco di Chieti evidentemente non interessa perché non offre la stessa visibilità mediatica di quella relativa ai profughi che oggi fa audience”.