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Punto nascita Sulmona, Cisl: ‘Sindaco difenda cittadini del territorio’

Sulmona. La Cisl sta mettendo in atto tutti gli strumenti a disposizione per la tutela dei lavoratori. Per questo auspichiamo che il sindaco di Sulmona, Giuseppe Ranalli, inizi a mettere in atto gli strumenti istituzionali per difendere i cittadini di questo territorio.

Gli strumenti a disposizione di un sindaco, la massima autorità di un territorio, non sono solo l’elaborazione di documenti da presentare alle varie istituzioni ma anche prese di posizioni politiche concrete”.

E’ quanto afferma la Cisl Funzione Pubblica Sanità in seguito all’incontro che si è tenuto nel pomeriggio di lunedì 23 marzo, al Comune di Sulmona, in merito alla vicenda del Punto Nascita dell’ospedale della città ovidiana.

“Si è scelta ancora una volta la strada istituzionale attraverso documenti da elaborare e proposte da far visionare al Ministro della salute Beatrice Lorenzin, ignorando – dice il sindacato – quello che ormai sta succedendo nella comunità della Valle Peligna e dell’Alto Sangro.

Vogliamo ricordare al sindaco di Sulmona che da un po’ di giorni abbiamo iniziato la protesta attraverso una manifestazione pubblica, cui ha fatto seguito un presidio permanente, proprio in virtù di una mancanza di risposte da parte delle istituzioni cui ha fatto riferimento il sindaco Ranalli.

Nella riunione che abbiamo tenuto sabato scorso con i sindaci del territorio era stata avanzata la proposta di indire un consiglio comunale unitario di tutti i sindaci del territorio composto da 32 membri con un unico punto all’ordine del giorno: la salvaguardia del punto nascita e, a seguire, una mobilitazione di tutto il territorio attraverso una manifestazione pubblica.

Questo – prosegue la Cisl – perchè riteniamo che il consiglio comunale è la massima espressione di democrazia e rappresentanza dei cittadini. L’obiettivo è quello di dare vita ad un patto delle istituzioni con i cittadini per rafforzare la vicinanza e la volontà netta di difendere il punto nascita.

Queste proposte, purtroppo, sono state disattese e rimaniamo sconcertati di fronte a tale miopia. Il sindaco continua a non vedere il malessere ed il disagio che sta dilagando nella comunità. La perdita del punto nascita rappresenta l’effetto domino di un inesorabile declino dell’intero nosocomio peligno.

E’ assurdo – osserva il sindacato – che il governo regionale prometta di specializzare l’ospedale di Sulmona quando nello stesso tempo vengono tagliati i servizi essenziali di base che per le arre interne e periferiche come le nostre sono di vitale importanza”.