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L’Altra Chieti sul ‘dramma case’

Chieti. “Il sindaco Di Primio, dopo lo scempio perpetrato finora dalla sua Amministrazione sulle Politiche Abitative in città, ha pensato bene di raddoppiare i delegati alla casa conferendo la seconda delega ad un consigliere di Forza Italia suo ex partito e maggior sponsor della sua ricandidatura a sindaco”.
Così in una nota del coordinamento cittadino de L’Altra Chieti, che prosegue: “A pensar male, e forse lo pensiamo, si potrebbe ipotizzare che questa mossa sia servita solo a rinsaldare le fila della sua coalizione ed a raddoppiare gli “utili” derivanti dalla gestione delle case. Quegli ‘utili’ che con il precedente assessore erano solo ‘trivialmente e beceramente goderecci’ ora possono trasformarsi in ‘forzosi consensi’ elettorali. Di certo c’è che con due delegati al comando di una task force composta da oltre quattro funzionari dedicati, di cui due apicali, l’unica novità partorita è quella di mettere le grate agli appartamenti non occupati. A volerci trovare qualcosa di positivo ci sarebbe da pensare che questa ‘rguta e democratica” decisione prova a risollevare le sorti dell’edilizia teatina da troppo tempo al palo : una bella gara per mettere sbarre a porte e finestre è pur sempre una occasione di lavoro. Scherzi a parte queste case potrebbero essere subito assegnate ai tanti sotto sfratto o che vivono in alloggi di “fortuna” (se così si può dire) senza riscaldamento, acqua calda ecc., così come dovrebbe essere subito approvato il nuovo Regolamento per l’assegnazione delle case Erp e parcheggio; si dovrebbe fare, e lo diciamo ormai da troppo tempo, il censimento delle abitazioni comunali e popolari verificando quelle che sono non occupate, quelle illegalmente occupate ed i requisiti di assegnazione. Purtroppo invece assistiamo, come ci viene riferito da più parti, di nuovo al mercanteggiamento classico : promessi di interessamento e di concessione di casa in cambio di ‘apporti elettorali’ e non più di ‘sesso’. Siamo tornati così alle antiche maniere e di certo in questo caso due delegati alla casa sono certamente meglio di uno.
Ma mettiamo che siano in buona fede, e che la gente si lamenti per nulla e ci racconti cose false (e tutti vogliono mantenere l’anonimato altrimenti la casa se la scordano per davvero), allora è evidente che, come in altri settori, questa Amministrazione sia totalmente incompetente, sconclusionata, indifferente ai drammi dei sanza casa e irrispettosa delle condizioni di degrado in cui versano molte zone popolari. Anche su quest’ultima problematica assistiamo, da qualche tempo, ad un iperattivismo di esponenti cittadini dell’Udc che, immemori dei guasti provocati dai loro amici e parenti che in passato hanno gestito per anni l’Ater di Chieti, pur essendo consiglieri di maggioranza, presidenti di commissioni comunali ecc. proclamano a gran voce azioni di lotta contro l’Amministrazione Comunale (da loro stessi rappresentata !!!) accusata di lontananza dai problemi degli abitanti dei quartieri popolari. Se così è, e lo è, questi consiglieri, presidenti di commissioni e quant’altro avrebbero dovuto prendere le distanze da questa Amministrazione e dimettersi dal governo della città; ma sono ancora lì ad occupare scranni, poltrone e strapuntini così come alcuni massimi esponenti cittadini dell’Udc occupano appartamenti popolari pur in possesso di redditi da stipendi che sicuramente non potevano e non possono dare diritto all’assegnazione di case popolari”.

“Anche in questo caso – conclude la nota – la cittadinanza assiste ad una vera e propria pantomima disgustosa, ma lo spettacolo non è purtroppo gratis; a pagare siamo tutti con la nostra totale mancanza di diritti ed i più deboli sono anche sbeffeggiati. Ma il Sindaco è contento perché è stato ricandidato e si vuole apprestare a governarci per altri cinque anni… Dio ce ne scampi!Le cittadine ed i cittadini onesti con il loro voto non lo permetteranno”.