“Se il consigliere Luca Corona, invece di emulare i cronisti di “Striscia la notizia” (attività che ultimamente pare gli piaccia molto) e fotografare lavori non ancora terminati, si fosse documentato come il suo ruolo istituzionale imporrebbe, avrebbe saputo che i pozzetti di viale Crucioli sono stati coperti, dopo averli tutti mappati, perché sono in numero elevato e realizzati in momenti diversi: il tenerli scoperti avrebbe significato avere una strada sconnessa per i continui avallamenti dei pozzetti; si è fatta una scelta, interpretando quella che avrebbe reso più agevole la percorribilità dei cittadini”. A dirlo il gruppo consiliare Teramo Vive in risposta alle polemiche dei giorni scorsi.
“Se poi, invece di provocare reazioni eccessive con le sue osservazioni, come nel caso del commerciante di viale Crucioli, che ha insinuato la pericolosità dei materiali per la salute (cosa che potrebbe evincersi anche come reato di procurato allarme?), il consigliere Corona si fosse informato, avrebbe saputo che lo spolvero effettuato su viale Crucioli altro non è che “un aggregato di dimensioni ridottissime comunemente chiamato filler (sabbia finissima), che ha la funzione riempitiva di piccoli vuoti, favorendo l’elasticità della pavimentazione o strato di usura (tappetino)” e che la qualità dei materiali è rigorosamente controllata da una apposita ditta di professionisti”.
“Certo, seguendo il “buon” esempio che il consigliere Corona rappresenta, anche questa amministrazione avrebbe potuto scegliere di non intervenire; oppure di intervenire in maniera massiccia e totale su una sola via (viale Crucioli, essendo molto vecchia, ha un fondo stradale in terra che avrebbe bisogno di un lavoro molto più complesso) chiudendola per più di un mese, investendoci l’intera cifra a nostra disposizione e lasciando il resto di Teramo al totale abbandono. Ma, è luogo comune, la vita è fatta di scelte e noi abbiamo scelto di dare risposte il più possibile adeguate alle esigenze dei cittadini, perché questo siamo stati chiamati a fare; quelle scelte che il consigliere Corona, con la sua maggioranza, non fece. Con le sue critiche, anzi e le sue foto e i suoi allarmi, rivendica la pervicace volontà (che ci rimarrà sempre incomprensibile) di voler lasciare in eredità, ai teramani, una città devastata dall’incuria, dall’incompetenza e dall’incapacità di scelte e di intervento”.