La goccia che ha fatto traboccare un vaso già colmo è stata l’odierna Commissione di Controllo e Garanzia, convocata dal presidente Fracassa, in cui sostanzialmente, secondo il capogruppo di Insieme Possiamo Andrea Core “si è parlato di argomenti già discussi in consiglio comunale”.
Quegli stessi argomenti però hanno messo in evidenza ancora una volta il netto contrasto che c’è attualmente tra la partecipata e l’amministrazione comunale, divisione già cominciata da tempo ed aumentata all’approvazione del Pef da parte del Comune nell’ultimo consiglio comunale. “E’ stata una commissione che ha affrontato punti già presi in esame durante il consiglio comunale – ha detto Core – Posso dire che c’è bisogno di più sinergia e rispetto perché il Comune detiene il 49 per cento della TeAm”.
Sulla stessa scia il capogruppo del Partito Democratico, Luca Pilotti, che però lascia chiaramente intendere come sia necessaria un cambio della governance nella Teramo Ambiente: “Dalla discussione e dalle risposte emerse per bocca del dott. Pelagatti e dell’Ing. Bozzelli, rispettivamente amministratore delegato e Presidente della TE.AM., dove finalmente è stato fatto il punto e sono venute fuori le cifre attuali degli organigrammi societari, con l’evidenziazione del netto sbilanciamento esistente, in termini proporzionali, tra personale amministrativo e forza lavoro addetta alla esecuzione dei servizi, sono state purtroppo confermate tutte le perplessità precedentemente avanzate circa l’operato della Governance societaria, soprattutto in merito alla inopportunità delle scelte tese alla esternalizzazione dei servizi, piuttosto che volte a privilegiare le risorse interne dell’azienda, anche al fine di salvaguardare i livelli occupazionali. Ciò tanto più in un periodo di crisi come quello attuale, in cui il comune di Teramo risulta essere non solo il socio pubblico rappresentante il 49% del capitale societario, ma soprattutto l’unico committente della Società. Dubbi confermati dalle risposte, che il PD giudica non esaurienti, anche in merito ai motivi che hanno portato ad accollare in toto al solo Comune (e dunque in definitiva ai cittadini) i costi delle transazioni effettuate da TeAm in materia di alcune controversie lavorative, piuttosto che essere inserite nei costi di gestione della Società e, quindi ripartite tra i soci in proporzione alle rispettive quote di partecipazione”.
E ancora: “Altrettanta preoccupazione e disappunto hanno poi destato le parole del Presidente Pelagatti, volte a disconoscere e/o limitare in ambiti certamente non condivisibili e accettabili, il potere di controllo ed indirizzo del Comune sulla partecipata. Disappunto ancor maggiore visto l’intendimento espresso dal Presidente TeAm di procedere con le esternalizzazioni dei servizi, nonostante il diverso avviso del Comune ed a scapito, oltretutto, dei dipendenti della Società. Considerazioni che spingono il gruppo consiliare del PD a ribadire con forza la inderogabile necessità di operare un cambio di passo nella gestione della TE.AM., che porti alla valorizzazione e salvaguardia delle risorse esistenti e ad un efficientamento del servizio, che vada dalla pulizia cittadina, all’incremento della percentuale di raccolta differenziata per raggiungere l’obiettivo del 70% entro il 31 dicembre 2020, passando per l’abbattimento dei costi del servizio”.