Teramo, Corona: “Sindaco costretto a supplicare per incapacità di governare”

“Da sempre sono particolarmente sensibile al tema della sicurezza e da tre anni, cioè dall’avvio dell’attuale consiliatura, chiedo a gran voce il massimo dell’attenzione per le misure di protezione della cittadinanza. Eppure il sindaco ha costantemente fatto orecchie da mercante, non dedicando la minima attenzione alla problematica.”. A dirlo il consigliere comunale di opposizione, Luca Corona, della lista Oltre.

“Oggi, sorprendentemente, leggiamo che – in occasione della visita del Sottosegretario agli Interni Nicola Molteni – Gianguido D’Alberto abbia scoperto che la problematica esiste ed è preoccupante, tanto da aver chiesto all’illustre ospite una mano e un aiuto concreti. Ne siamo molto lieti, se non fosse che il sindaco inciampa nel suo solito vizio, chiedere a chiunque la sospensione delle leggi, perché è chiaro a tutti che il Comune di Teramo non è in grado di muovere nemmeno un dito in qualsiasi campo. Questa volta, il primo cittadino si è appellato a Molteni con le seguenti suppliche: ‘la richiesta al Governo di assunzioni anche in deroga alle norme vigenti e di una riforma complessiva della polizia locale’. È davvero deplorevole che i teramani debbano essere rappresentati da un tale livello di incapacità, deriso da tutti, perché il Comune non è nemmeno in grado di svolgere un concorso da vigile urbano (non è un caso che l’unica assunzione effettuata in tal senso negli ultimi tre anni sia avvenuta sfruttando una graduatoria di un piccolo Comune della provincia, a dimostrazione che chiunque sia più operativo del Comune di Teramo)”.

E ancora: “Dove però si è sfiorato il ridicolo è sulla videosorveglianza, tema importantissimo snobbato da sempre dall’Amministrazione, riguardo al quale D’Alberto ha avuto il coraggio di rendere noto che – fra le richieste sottoposte all’attenzione del Sottosegretario Molteni – ‘c’è anche il potenziamento dei fondi per la videosorveglianza e per la sicurezza partecipata’. Anche in questo caso siamo lieti del radicale cambio di rotta del primo cittadino, però occorrerebbe prima fare un mea culpa per l’inerzia e il disinteresse manifestati fino ad ora, e poi occorrerebbe anche sottolineare che in tre anni il Comune da lui guidato non è stato capace né di far installare una sola videocamera con fondi propri, né di farne installare una con i soldi intercettati dalle precedenti Amministrazioni. L’atteggiamento del sindaco non è quello proattivo di una persona capace di intervenire in anticipo per prevenire situazioni, tendenze o problemi futuri, in modo da pianificare anticipatamente le azioni opportune, bensì quello del questuante che tende la mano a chiunque gli si avvicini per una elemosina, come accaduto in questa occasione e come avviene di continuo con il Commissario alla Ricostruzione Legnini, costretto a sospendere la normativa nazionale solo a Teramo con apposita ordinanza, perché il Comune non è in grado da solo di aprire nessun cantiere.D’Alberto dovrebbe prendere atto della propria inadeguatezza a guidare la macchina amministrativa e farsi da parte, prima che il divario fra Teramo e le realtà circostanti si allarghi ancora di più e induca ad uno spopolamento ancora più rapido di quello che è in atto dal 2019″.

 

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