Roseto rischia di perdere il Distretto Sanitario di Base

Roseto. “Recentemente, la Giunta comunale di Roseto ha deliberato la revoca della concessione in comodato d’uso dell’area di Piazza Marco Polo, finalizzata alla costruzione del Distretto Sanitario di Base, previsto dal Piano Sanitario Regionale da diversi anni e mai attuato. Contestualmente, la delibera concede la stessa area, in comodato d’uso gratuito, per la costruzione della Casa Della Salute Hub”.

Lo ha dichiarato il Partito Democratico di Roseto, spiegando che “l’Amministrazione Comunale ha presentato il provvedimento come una ‘scelta strategica’ per il futuro dell’assistenza sanitaria di base nel nostro territorio. Il risultato è che Roseto non avrà più il Distretto Sanitario di Base, che è la vera struttura strategica, (dovevano essercene solo due in tutta la Provincia di Teramo) ed avrebbe dovuto servire un territorio di circa duecentomila abitanti (costa teramana e vallata del Vomano), comprendendo non solo i servizi sanitari di base, ma tutta la struttura direzionale ed organizzativa, oltre alle attrezzature per la diagnostica di primo livello, per i servizi ambulatoriali specialistici completi, per i servizi di chirurgia interventistica ambulatoriale. Inoltre, il progetto di DSB di Roseto era dimensionato per accogliere anche una struttura recettiva per anziani, modulata sulla base dei diversi tipi di fragilità e di non autosufficienza.

Roseto avrà, in cambio, una Casa della salute HUB, che, a dispetto del nome altisonante, non è altro che un poliambulatorio che ospiterà i medici di base, i pediatri di base, la guardia medica, l’infermiere del territorio e, se tutto va bene, un centro prelievi e qualche struttura specialistica. Si tratta dunque di una struttura di portata limitata, solo operativa. Ce ne saranno una ogni quaranta/cinquantamila abitanti, quindi sei o sette in tutta la provincia di Teramo, di cui una, necessariamente e sicuramente a Roseto, quindi non un regalo o una concessione della ASL alla nostra città, ma solo e semplicemente quanto previsto dal Piano Sanitario Nazionale in applicazione del PSRR.

Si tratta, in conclusione, di un vero e proprio scippo ai danni della Città di Roseto. Una specie di gioco delle tre carte nel quale ci viene sottratta la struttura strategica del DSB per darci una unità operativa territoriale, limitata nelle dimensioni e nelle funzioni, che sarebbe stata contenuta comunque nel DSB, così come era stato concepito dalla precedente Amministrazione e che era stato concordato con la ASL, prima che il compianto Direttore Generale Roberto Fagnano venisse a mancare, lasciando incompiuto un progetto già in avanzata fase di strutturazione.

Noi chiediamo il ritiro di questa delibera e invitiamo tutta la cittadinanza e tutto il Consiglio Comunale, maggioranza ed opposizione, a mobilitarsi contro una scelta miope che penalizza la nostra città. Chiediamo all’ Amministrazione, vittima anch’essa delle bugie, della mancanza di rispetto e della trascuratezza di cui la Asl di Teramo continua a rendersi responsabile nei confronti della seconda città della provincia di Teramo, di opporsi in modo fermo a questo operazione maldestra”, conclude il PD.

 

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