Pineto, consiglio sull’erosione: ecco cosa ha deciso l’assise civica

Pineto. Si è svolto ieri sera, 5 settembre , a Pineto un partecipato consiglio comunale incentrato su quattro mozioni avanzate dai tre gruppi di minoranza, due sul tema dell’erosione e due, poi rimandati ad altra seduta, dedicati al tema del Porto di Roseto degli Abruzzi.

 

Presenti all’assise civica numerosi cittadini, operatori turistici e portatori di interesse i quali hanno assistito con grande attenzione e compostezza ai lavori. Nelle mozioni relative all’erosione, i gruppi di minoranza chiedevano un intervento basato sulla sistemazione di scogliere nel tratto di mare pinetese, soluzione che necessita di approfondimenti circa le ripercussioni che potrà avere a livello di impatto e a fornire tali informazioni deve essere il tavolo tecnico istituito dalla Regione Abruzzo, ente competente in materia, impegnato in uno studio complessivo.

 

Sul tema nel corso del consiglio è intervenuto anche il consigliere regionale Emiliano Di Matteo, il quale ha ribadito che – prima di assumere qualunque decisione – è necessario uno studio complesso e condiviso al quale si sta lavorando. Durante la seduta, preso atto della volontà dei cittadini e dei portatori di interesse, all’unanimità è stata votata una mozione nella quale recependo gli intenti sostanzialmente ci si rimette al parere della commissione regionale, i gruppi di minoranza hanno, quindi, ritirato le loro mozioni.

 

“Non siamo assolutamente contro la sistemazione di opere rigide a mare, nello specifico di barriere emerse – ha detto l’Assessore al Demanio del Comune di Pineto, Alberto Dell’Orletta – ma occorre una attenta valutazione e ogni decisione deve tener conto del parere degli esperti e essere condivisa con la comunità tutta. La spiaggia di Pineto è l’unica a non avere scogliere e sinora si è proceduto, a seguito di pianificazioni regionali del passato, con il ripascimento, azione che però, almeno nella zona Nord del lungomare, in particolare nella Pineta Catucci, ha avuto effetti limitati ai soli mesi estivi. Il procedere con opere rigide a mare potrebbe provocare, come i tecnici sostengono, effetti a catena, generando una erosione maggiore laddove le opere non ci sono”.

“Abbiamo recepito la volontà dei gruppi di minoranza, dei cittadini e dei portatori di interesse intervenuti circa la volontà di intervenire con barriere rigide emerse – ha sottolineato il Sindaco di Pineto, Robert Verrocchio – e li ringrazio per il loro reale interesse per il bene pubblico e la loro attenzione finalizzata a trovare soluzioni per questo problema, ma è evidente che ogni azione ha una conseguenza e occorre analizzare tutte le variabili prima di procedere. Per questa ragione abbiamo votato in maniera condivisa e unanime una mozione nella quale sostanzialmente ci si rimette al parere della Commissione regionale sul tema. Appena avremo rassicurazioni e indicazioni sul da farsi si potrà procedere con gli interventi che riteniamo necessari e fondamentali per la nostra costa e per la sicurezza dei cittadini”.

Durante il consiglio comunale, nella seduta aperta, il Presidente del Consiglio Giuseppe Cantoro ha dato la parola, nell’ordine, alle seguenti persone: Roberto Bernaudo, Presidente del Comitato via Liguria; Franco Bosica, rappresentante dei balneatori della zona Nord di Pineto; Antonio Dell’Orletta, Presidente del comitato Villa Ardente; Pio Pavone, Presidente Associazione Albergatori di Pineto; Mauro Pavone, Presidente Associazione Balneatori di Pineto; Andrea Rosati membro del comitato di via Liguria; Enio Pavone, consigliere comunale di Roseto degli Abruzzi; Nerina Alonzo e Pietro Palozzo, consiglieri dell’AMP Torre del Cerrano e a Bruno Scrivani albergatore di Pineto.

 

Pietro Palozzo (Lega). “C’è voluta la convocazione, da parte dei Gruppi Consigliari di opposizione, di un Consiglio Comunale Straordinario aperto alla cittadinanza per far finalmente smuovere dal proprio torpore l’amministrazione Verrocchio e dirigerla verso la chiara scelta delle barriere frangiflutto emerse per salvare Villa Ardente e le sue attività” esordisce il Coordinatore di Pineto della Lega Abruzzo Pietro Palozzo. “Già all’indomani della riunione del 29 luglio presso il Servizio Opere Marittime ed Idrauliche della Regione Abruzzo e con l’Ing. Franco Gerardini, avevamo compreso che senza una incisiva e corale azione di opposizione non avremmo ottenuto risultati e la carambola fra rimpalli di responsabilità, studi e quant’altro sarebbe continuata all’infinito.

 

Per questo avevamo preannunciato che saremmo andati avanti nel senso convenuto in quell’incontro di scegliere, fra le due soluzioni prospettate dall’Ing. De Girolamo, i pennelli verticali alla costa con gabbioni, o le barriere orizzontali, quest’ultima. Ora, finalmente, grazie anche alle Associazioni di categoria di Albergatori e Balneatori ed alle altre Associazioni dei cittadini della zona di Villa Ardente che da anni sollevano inascoltate il problema, è stato messo un primo punto fermo. Anche se il risultato non è stato ancora raggiunto definitivamente, perché dovremo attendere ancora un tavolo tecnico con la Regione nella terza settimana di settembre, siamo certi che questo presto arriverà. Dal canto nostro, continueremo a vigilare affinché alla decisione di ieri sera seguano fatti concreti, ad iniziare dalle chiare indicazioni che dovranno esser date dall’Amministrazione Verrocchio a tutti i tecnici incaricati dal Comune di Pineto affinché si realizzino le scogliere emerse.

 

A quanti della maggioranza, persino ieri sera, hanno denunciato il disinteresse della politica regionale per le sorti di Pineto, è stato sufficiente ascoltare quanto chiaramente detto dal Consigliere della Lega Abruzzo Emiliano Di Matteo, appositamente intervenuto su delega dall’Assessore Campitelli, anche in relazione al reperimento di ulteriori fondi, ove fossero insufficienti i 950 mila euro già disponibili. Intervento di cui ringrazio e che ha reso il senso di una emergenza sociale che, travalicando tutte le altre, ha necessità di una soluzione definitiva che non può esser più rimandata, a Villa Ardente nell’immediato, sul resto della costa pinetese subito dopo. Infatti, occorrerà mettere in sicurezza anche la zona a sud del Torrente Calvano, in base alle diverse vulnerabilità e criticità che stanno emergendo”.

Gestione cookie