Pietracamela, mancato pagamento: Asbuc diffida la Gran Sasso Teramano

L’Amministrazione Separata dei Beni di Uso Civico di Pietracamela, “a causa del reiterato mancato pagamento dei canoni di concessione da parte della Soc. Gran Sasso Teramano S.p.a., relativi ai terreni siti ai Prati di Tivo, appartenenti al Demanio Civico di Pietracamela, su cui insistono le attività scioviarie di proprietà della stessa, con grande rammarico, ha dato regolare mandato allo Studio Legale Biocca di redigere una diffida ad adempiere significante la volontà di risolvere il contratto per inadempimento”. Lo rende noto il presidente Paride Tudisco in una nota.

“Le motivazioni che hanno indotto tale azione sono riconducibili non solo al mancato pagamento dei canoni dovuti dalla Gran Sasso Teramano S.p.a., ma, soprattutto, alla totale mancanza di volontà dimostrata dalla Società concessionaria. Al fine di regolarizzare le inadempienze pregresse, già nell’anno 2014 fu sottoscritto, alla presenza dell’Assessore Regionale alle Politiche Agricole Dott. Dino Pepe, un primo accordo, con il quale la Gran Sasso Teramano si impegnava a sanare i canoni pregressi peraltro mai onorati nonostante i ripetuti solleciti e alla definizione dei canoni futuri. Diverse richieste di pagamento dei canoni sono state notificate negli anni dall’Amministrazione Separata dei Beni di Uso Civico di Pietracamela, che, in assenza di riscontri protratti nel tempo e in mancanza delle necessarie risorse finanziarie, non ha potuto svolgere gli ordinari lavori di manutenzione necessari sul territorio e realizzare opere pubbliche come programmato, problematica dalla quale è scaturita una giustificata protesta da parte dei frazionisti residenti nel Comune di Pietracamela”.

E ancora: “In ultimo, in ordine temporale, al fine di addivenire ad una soluzione bonaria, è stata posta in essere una mediazione presso la Camera di Commercio supportata dallo Studio Legale Biocca per conto dell’Amministrazione Separata di Pietracamela e durante la quale, il rappresentate legale delegato dalla Società Gran Sasso Teramano S.p.a., Avv. Divinangelo D’Alesio, ha dichiarato che il liquidatore della stessa, Dott. Gabriele Di Natale, non fosse disponibile a portare a termine nessun accordo per la liquidazione del pagamento dell’ingente debito. La decisione assunta dalla Gran Sasso Teramano non lascia scelta a questa Amministrazione costringendola, pertanto, a porre in essere le operazioni necessarie al fine di risolvere il contratto di concessione”.

Per Tudisco, “La politica gestionale messa in campo dalla Soc. Gran Sasso Teramano, ha di fatto ridotto al minimo l’affluenza turistica, facendo disamorare e migrare in altre località turistiche i tanti utenti che frequentavano il territorio di Prati di Tivo, così come è accaduto nella località di Prato Selva nel Comune di Fano Adriano, dove gli impianti, sempre di proprietà della Gran Sasso Teramano, sono addirittura abbandonati da anni e ormai non più utilizzabili. L’azione fin qui messa in campo, è finalizzata a promuovere un cambio di rotta, con l’auspicio di migliorare la fruibilità del sistema turistico dei Prati di Tivo, di cui gli impianti di risalita risultano essere elemento fondamentale, assicurando continuità e professionalità. Si esorta Il Presidente della Provincia di Teramo, il Sindaco del Comune di Pietracamela, il Sindaco del Comune di Fano Adriano, ad esporsi in ammissioni pubbliche e nell’essere pronti come Enti sul territorio nel supportare e nel rendere veramente sostenibile la gestione di questi impianti, perché solo creando un clima sereno e propositivo potremo sperare in un rilancio serio e duraturo delle zone montane”.

Inoltre Tudisco sottolinea che “durante il periodo di lockdown causato dal Coronavirus, l’impianto di seggiovia biposto denominato “Pilone”, per il 3 quale la Provincia aveva da poco speso un’ingente somma di denaro (circa 60.000 euro) per manutenzioni, ha riportato ingenti danni, causati dalle condizioni atmosferiche avverse”.

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