Pineto. Il Tar ha accolto il ricorso che il Comune di Pineto ha presentato in merito all’elezione del presidente e del vice presidente del Cda dell’Amp Torre Cerrano.
Il Comune di Pineto riporta un un passaggio della sentenza nel quale si legge che: “La disposizione statutaria in argomento, contrariamente a quanto asserito dalla difesa regionale, è tuttora vigente e applicabile, di talché́ l’elezione a Presidente del Consorzio del controinteressato Avvocato Pietro Palozzo che, in quanto rappresentante designato dalla Regione Abruzzo, era ai sensi dello Statuto consortile assolutamente ineleggibile alla carica, appare una immediata e grave violazione della predetta norma statutaria. In definitiva il ricorso deve essere accolto”.
Una sentenza che “annulla di fatto la deliberazione n.227 del 17 novembre 2020 del Consiglio di Amministrazione del Consorzio di Gestione Area Marina Protetta Torre del Cerrano di elezione del Presidente del Consorzio condannando la Regione Abruzzo al pagamento in favore del Comune ricorrente delle spese processuali” e che è stata salutata favorevolmente dal Presidente dell’Assemblea dell’AMP, nonché Sindaco di Pineto, Robert Verrocchio, sia per i contenuti che per le tempistiche. Il TAR si era già pronunciato attraverso un provvedimento monocratico con una sospensiva e ora è arrivata direttamente la sentenza che ristabilisce il rispetto di quanto stabilito nello Statuto dell’AMP.
“Sono molto soddisfatto per la sentenza del Tar – commenta Verrocchio – con la quale è stato accolto il ricorso avanzato dal Comune di Pineto per le irregolarità che si sono verificate nel corso dell’elezione stessa quando lo statuto è stato palesemente non rispettato, annullando gli atti relativi alla nomina del Presidente in seno al Cda dell’AMP Torre del Cerrano. I giudici, in tempi davvero celeri, hanno riconosciuto le nostre ragioni come già accaduto con la sospensiva che c’era stata solo 48 ore dopo la presentazione del nostro ricorso. E’ risultato evidente come una persona abbia imposto, in spregio alle vigenti disposizioni normative, la propria nomina all’interno di un Cda, votato dai consiglieri designati dal centro destra, mettendo in forte imbarazzo tutti gli enti consorziati. Quanto accaduto, ovviamente, fa riflettere. Sono soddisfatto certo, ma anche sconfortato perché questi enti dovrebbero essere messi nelle condizioni di operare pienamente e di poter lavorare per il bene comune, invece prevalgono gli interessi politici e gli obiettivi personali. La speranza è che al più presto venga convocato il Cda per procedere a una regolare elezione del Presidente, l’estate si sta avvicinando, abbiamo bandi pronti che devono essere portati avanti e occorre rendere operativa questa realtà quanto prima”.