AMP del Cerrano, blitz Cogevo: Verrocchio e CdA si rivolgono a D’Alfonso

Pineto. “Una semplice conferenza dei servizi con gli Enti interessati per individuare un campo boe di fronte a Torre Cerrano ha inspiegabilmente scatenato una reazione da parte di un consorzio privato che, martedì scorso, ha fatto indebitamente irruzione negli uffici dell’Area Marina Protetta. Un’incursione che aveva il ‘sapore’ di una intimidazione e che ha costretto i presenti (direttore e presidente dell’AMP, i sindaci di Pineto e Silvi, rappresentanti della capitaneria di porto) a richiedere l’intervento delle forze dell’ordine”.

E’ il commento dell’Area Marina Protetta al blitz del Cogevo alla Conferenza di Servizi a Villa Filiani di Pineto.  Il Consorzio riteneva che la stessa assemblea andava sospesa, dopo aver intrapreso la battaglia legale sul nuovo regolamento dell’AMP del Cerrano.

“Un atto grave e incomprensibile – dice Leone Cantarini – visto che l’AMP ha non solo il diritto ma anche il dovere di svolgere conferenze dei servizi alle quali vengono invitati gli Enti (e solo questi) coinvolti nelle decisioni. Ma da quello che si è capito la riunione di lunedì è un falso problema. A qualcuno questo ente da proprio fastidio”.

In effetti tutto nasce dalla pubblicazione in gazzetta ufficiale, qualche settimana fa, del regolamento di esecuzione ed organizzazione che è uno strumento fondamentale per la gestione dell’AMP e si basa su principi basilari, come la tutela dell’ambiente e lo sviluppo del turismo responsabile, che sono un volano per il progresso sostenibile del nostro territorio. Con questo strumento si migliora la situazione precedente in cui vigevano i soli Decreti Ministeriali del 2009 istitutivi dell’AMP che non consentivano alcune attività. Uno strumento che era fermo da sette anni e contro il quale, legittimamente, chiunque può opporsi nei termini previsti dalla legge.

“Questo non impedisce – spiega il consigliere Pietro Palozzo – al nostro Ente di continuare la propria attività e di amministrare nel migliore dei modi. Per cui non si comprende la diffida avanzata da un consorzio che ci intima di bloccare tutto. Il regolamento è stato pubblicato, noi ne prendiamo atto, chi vuole fare opposizione lo faccia ma non ci si venga a intimare l’immobilismo”.

“Ciò che sconcerta però – continua il presidente Cantarini – è il senso di solitudine politica che percepiamo intorno a noi. Sembra che l’Area Marina più che una risorsa venga vista come un intralcio. Un ostacolo agli interessi di pochi. Ci si riempie la bocca di turismo ecosostenibile, di salvaguardia, di Europa e poi c’è una levata di scudi di fronte ad un normale regolamento che ha dovuto aspettare sette anni per essere approvato”.

I consiglieri, in modo compatto, denunciano l’atteggiamento contradditorio della Regione che “da una parte partecipa fattivamente con un proprio rappresentante alle riunioni dell’AMP, ne approva tutti gli atti (compreso il regolamento) e dall’altra decide che quest’Area Marina deve essere osteggiata in sede giudiziaria attraverso pareri dell’avvocatura regionale che paventano inesistenti conflitti su materie già deliberate”.

Se c’è qualcuno in Regione che vuole far prevalere l’interesse dei vongolari a discapito della tutela di un bene pubblico quale è l’Area Marina Protetta Torre del Cerrano lo dica apertamente e non si limiti a creare subdoli ostacoli al lavoro del parco.

Il sindaco di Pineto Robert Verrocchio, in qualità di Presidente dell’Assemblea del Consorzio di Gestione, ha chiesto, attraverso una lettera indirizzata al Presidente D’Alfonso, chiarimenti in merito alle decisione della Regione Abruzzo riguardanti il ricorso del Co.Ge.Vo. avverso il Decreto istitutivo dell’Area Marina Protetta Torre del Cerrano.

“ho appreso – scrive il sindaco di Pineto – con estremo stupore che la Regione Abruzzo ha deciso di rinunciare agli atti del giudizio avverso il ricorso del Co.Ge.Vo. per l’annullamento del Decreto di istituzione dell’Area Marina Protetta Torre del Cerrano dianzi al TAR Lazio. Tale decisione, che porta la Sua firma e data il 1° dicembre 2016, comunicata senza alcun preavviso da parte di alcuni membri del Co.Ge.Vo. nel corso della grave interruzione di una Conferenza dei Servizi nella giornata di martedì 14 marzo, mette di fatto in grave pericolo l’esistenza stessa dell’Area Marina.  Non solo. Nella missiva inviata dalla Avvocatura Regionale, nella quale tra i destinatari non figura nessun partecipante della governance locale dell’AMP, ho letto con ulteriore stupore che la Regione, oltre a rinunciare all’intervento ad opponendum rispetto al Co.Ge.Vo, sarebbe addirittura pronta a passare ad adiuvandum delle ragioni che il Consorzio ha già reso noto di far valere di fronte al TAR Lazio.  Tutto ciò rappresenta una totale inversione a 180° rispetto a quanto finora portato avanti da tutti i componenti del Consorzio di Gestione dell’Area Marina, che in questi anni si sono sempre battuti per la tutela di un patrimonio ambientale e marittimo unico in Abruzzo, riconosciuto Sito di Interesse Comunitario e che ha ricevuto numerosi riconoscimenti in campo ambientale e turistico, contribuendo a far conoscere l’Abruzzo e il Cerrano in tutta Italia. La decisione della Regione risulta di difficile comprensione vista la presenza della stessa all’interno del Consorzio di Gestione dell’Area Marina Protetta, portandola nella paradossale situazione di essere all’interno della governance della AMP e contro di questa. Illustre Presidente, in qualità di presidente dell’Assemblea del Consorzio di Gestione dell’AMP, alla luce del Suo costante impegno verso la nostra Area Marina, impegno testimoniato anche dai numerosi elogi da Lei tribuiti, e alla luce dell’importanza strategica dell’Area Marina per tutto il turismo e l’ambiente abruzzesi, La prego di chiarire il senso delle suddette decisioni, che potrebbero portare a conseguenze assolutamente penalizzanti per un intero territorio quale quello del Cerrano e per la stessa immagine della nostra regione”, conclude Verrocchio.

 

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