Giulianova, PD: ‘ecco perché siamo contro la rottamazione delle cartelle’

Giulianova. Il gruppo consiliare del Partito Democratico giuliese ha chiarito la propria posizione in merito alla questione relativa alla “rottamazione delle cartelle”.

“Dopo aver ricevuto, in data 15 gennaio 2017, la bozza del Regolamento relativo alla definizione agevolata delle ingiunzioni di pagamento ex DL 193 2016, il gruppo consiliare del PD ha richiesto alcune informazioni per capire il reale impatto che tale strumento avrebbe potuto avere nei confronti dei cittadini e delle imprese giuliesi, in quanto il limitato numero di rate previsto e la necessità di pagare il 70% delle somme ingiunte entro l’anno 2017 potrebbero essere per molti contribuenti, soprattutto quelli in grande difficoltà finanziaria, ostacoli non di poco conto”.

Così scrivono in una nota i consiglieri Federica Vasanella (Capogruppo), Jurghens Cartone, Adalberta Chiodi, Gabriele Filipponi e Valerio Rosci, spiegando che “oltre agli aspetti amministrativi appena illustrati il gruppo consiliare medita anche sulla disparità che lo strumento in questione rischierebbe di provocare nei confronti di coloro che hanno pagato puntualmente e con sacrificio multe e tributi locali, minando così uno dei valori fondamentali di un partito di centro-sinistra, l’equità sociale. A livello nazionale la stessa riflessione è stata già fatta e condivisa anche da altre amministrazioni di centro-sinistra, come ad esempio Bologna”.

Il gruppo consiliare del Partito Democratico, non avendo sviypad oggi le informazioni richieste, “è intenzionato a proporre alle altre forze che compongono la maggioranza di modificare l’art. 33 del Regolamento per la disciplina generale delle entrate tributarie il quale, ad oggi, prevede la possibilità da parte del cittadino o impresa di dilazionare il debito sofferto fino ad un massimo di 24 rate. La proposta, di concerto con gli uffici tecnici, sarà quella di dilazionare per un maggior numero di rate il dovuto, dando in questo modo a tutti, anche in futuro, la possibilità di stabilire un piano di rientro adeguato”.

 

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