Bellante, defibrillatori ancora imballati: la polemica

Defibrillatori intelligenti, acquistati grazie all’iniziativa della Pro loco di Ripattoni (con la collaborazione del precedente esecutivo), ma ancora non messi a disposizione della cittadinanza.

 

A cavalcare la polemica di Natale è Ennio Chiavetta, capogruppo di Bellante Bene Comune, che unisce il rammarico per non essere ancora riusciti ad attivare un qualcosa di unico, almeno a queste latitudini, e una stoccata di natura politica a chi amministra ora Bellante, sul lassismo palesato su questa tematica.

 

 

Una gara di solidarietà, dunque, e di sensibilità secondo Chiavetta che non ha incontrato altrettanta sensibilità da parte degli attuali amministratori.

 

“Peccato che non siano stati altrettanto diligenti e sensibili i nuovi amministratori comunali e il nuovo sindaco Melchiorre”, spiega Chiavetta visto che, con 5 defibrillatori a disposizione già da giugno scorso, grazie  al lavoro e all’impegno di altri senza alcun onere a proprio carico, non siano stati capaci di porli effettivamente a disposizione della cittadinanza.

 

I cittadini di Bellante non avevano bisogno di questa ulteriore prova della incapacità di sindaco e amministratori. La svolta a destra del Pd locale ha inaugurato la stagione degli slogan e degli annunci di Renziana memoria, stagione cancellata dal risultato del referendum del 4 dicembre che sopravvive, ancora per poco, qui a Bellante. Sono passati 7 mesi dall’insediamento di questa amministrazione, fino ad ora li abbiamo visti impegnati nei loro brindisi con contorno di pennette alla bellantese, lumache e castagne. I problemi seri possono aspettare”.

 

Un tema, quello dei defibrillatori ancora riposti, che non va giù agli esponenti della minoranza.

 

“Non possiamo tacere davanti alla costernazione e allo sdegno di tanti cittadini, nello scoprire che i defibrillatori, tanto attesi da genitori e famiglie, protagoniste della grande gara di solidarietà, la sera del 22 dicembre erano ancora imballati sul tavolo ovale della sala giunta. Che l’argomento suscitasse scarso interesse nel sindaco e nei suoi collaboratori lo avevamo già capito durante la cerimonia di consegna, riservata a pochi intimi e da concludere alla svelta. Le scuole, le palestre, i campi sportivi di Bellante, i luoghi dove potrebbero essere salvate vite umane possono aspettare”.

 

 

 

 

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