Nereto. Le posizioni si chiariscono, una volta per tutte. La maggioranza “Nereto Democratica” ha i numeri per andare avanti (seppur risicati).
In seno al gruppo di maggioranza prende forma anche il gruppo di “Direzione Futuro”, che conta due esponenti: l’ex vicesindaco Piero Di Felice e Giacomo Mistichelli. Il “nuovo” percorso dell’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Giuliano Di Flavio, favorisce delle considerazioni da parte del coordinamento politico, composto da Pd, Pdci e Partito socialista.
“Tale decisione, oggettivamente, segna un punto politico di non ritorno”, si legge in una nota, ” e sancisce la fine di una fase politica, nata con la costituzione della lista elettorale. Appare evidente come tale esito derivi direttamente dalla scelta del Consigliere Piero Di Felice, che dalla costituzione della Giunta Di Flavio ha ricoperto l’incarico di Assessore con delega, fra l’altro, a Vice Sindaco, di interrompere il suo percorso all’interno dell’amministrazione.
Ribadiamo la forza e la vitalità delle ragioni e dei valori che hanno portato alla sua costituzione; riaffermano l’impegno comune e solidale ad operare, con rinnovato slancio, all’attuazione del programma dell’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Giuliano Di Flavio, a cui riconfermano fiducia piena ed esprimono la totale condivisione delle scelte fin qui operate e il vivo apprezzamento dei risultati finora conseguiti”.
Si volta pagina, dunque. La maggioranza conta sei componenti, più il sindaco. Poi c’è il gruppo di Direzione Futuro, che si trova in una posizione di apparente distacco rispetto alla maggioranza e poi i 4 consiglieri di opposizione.
Da parte della maggioranza, ora potranno essere perfezionati i primi adempimenti, approvazione di consuntivo e preventivo. Da prevedere anche una rivisitazione dell’assetto dell’esecutivo, anche con la nomina di un nuovo vicesindaco.
La posizione di Direzione Futuro. Da premettere che l’Associazione ha avuto un ruolo determinante nella formazione della lista “Nereto Democratica”, risultata vincitrice nella competizione elettorale, come anche nella stesura del suo programma con cui a suo tempo si è chiesto il consenso ai cittadini di Nereto; programma che rimane parte ineludibile del suo impegno sociale e politico.
I nostri obiettivi, già a suo tempo condivisi con le altre forze politiche, ci obbligano al rispetto di chi ci ha affidato il suo consenso: i cittadini.
Il rispetto in primis delle procedure e dei punti di programma, resta un impegno che lega i nostri rappresentanti al mandato ricevuto e alla costante ricerca della loro attuazione.
Nel corso dei due anni trascorsi, purtroppo, abbiamo dovuto assistere ad una scarsa considerazione agli stimoli dati, ritenuti da noi fondamentali per una corretta gestione e conduzione della cosa pubblica.
Senza entrare nel merito dei singoli episodi, riteniamo opportuno fare un passo indietro scegliendo di distinguere la nostra azione politica dalla attuale maggioranza di governo, avendo i nostri rappresentanti già restituito ogni delega ricevuta nelle mani del Sindaco e costituendo in seno al Consiglio Comunale un gruppo autonomo composto dai due nostri eletti.
Ciò non vuol significare assolutamente disimpegno dal sostengo al programma elettorale sottoscritto, poiché la nostra Associazione Direzione Futuro Nereto , ritiene che la cosa favorirà la sua concretizzazione in quanto l’Amministrazione e la giunta guidata dal Sindaco Di Flavio avrà modo di agire con maggiore scioltezza e coesione.
L’Associazione Direzione Futuro Nereto, torniamo a ripetere, non può essere identificata quale minoranza d’opposizione consigliare. Essa è e sarà sempre rispettosa dell’impegno preso con i cittadini tramite il programma elettorale, il quale resta un contratto che lega tutti i sottoscrittori e che per tanto vedrà il nostro appoggio a qualsiasi giusto provvedimento o proposta facente riferimento ad esso. Ciò non toglie che il nostro credo, rappresentato nel programma elettorale, tra i quali ricordiamo il rispetto delle norme e il riconoscimento del merito, ci vedrà sempre attenti, manifestando il nostro disappunto qualora lo riterremo non rispettato.
