Alba Adriatica. Promuovere quella che in gergo viene definita la filiera corta. Il pesce dell’Adriatico, che si sposa con le peculiarità della cucina locale.
Portare tutto in strada, andando ben oltre il concetto di sagra. In alcuni casi di qualità, in altre non proprio. Nasce attorno a questi concetti Prima Secca, il mare senza confini: l’evento dedicato a cucina prodotto tipico e marineria in programma ad Alba Adriatica (piazzetta tra il lungomare Marconi e via Rovigo) organizzato dall’associazione dei ristoratori Ariia, con importanti forme di collaborazione. L’evento, che andrà in scena dal 28 giugno al 2 luglio, è stato presentato questa mattina in conferenza stampa. Presenti gli organizzatori (l’associazione Ariia in testa, con il presidente Maurizio Cialini e la “spalla” Valerio Di Mattia), il sindaco Tonia Piccioni, l’assessore regionale alla pesca Dino Pepe e Stefano Greco (Tuber Communications).
Sarà un evento unico nel suo genere, attorno al quale gli organizzatori hanno lavorato sodo nel corso degli ultimi mesi, capace di unire le tradizioni della marineria, il pescato e i prodotti locali con un pizzico di innovazione tipica degli chef. Prima Secca non sarà, però, solo un momento dedicato all’enogastronomia nella sua accezione classica. Gli organizzatori hanno proposto una serie di convegni e laboratori del gusto con la presenza di importanti e qualificati relatori. Si parte il 29 giugno con “Pane e vino: produzioni millenarie unite alle fermentazioni naturali”.
Il giorno seguente (sempre alle 18) con lo stato attuale della pesca con modificazioni del clima e aspetti nutrizionali del pescato. Sabato 1 luglio spazi ai vitigni locali autoctoni, domenica riflettori puntati sul territorio, enogastronomia e turismo. Dibattiti, convegni e laboratori, dunque, non solo sul pesce ma abbracciando anche altre eccellenze del territorio e sul turismo. Tutti elementi utili per veicolare la vallata nella sua complessità.
Di seguito gli interventi degli organizzatori, del sindaco Tonia Piccioni e dell’assessore regionale Dino Pepe.
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