Ugl Salute: “Ospedali teramani non facilmente accessibili in inverno”

Mentre attendiamo lo scorrimento delle graduatorie concorsuali e la chiusura definitiva dei ricorsi per l’incremento del personale sanitario e sociosanitario all’interno della nostra ASL, la UGL Salute non ha potuto fare a meno di notare quelle che sono le difficoltà logistiche nel raggiungimento di alcuni dei nostri presidi ospedalieri”.

A sottolinearlo la referente Ugl salute per il P.O. di Atri, Valeria Martini, ed il segretario provinciale UGL Salute Teramo, Stefano Matteucci.                       

“Inutile dire che i più sacrificati sono proprio il P.O. di Teramo, ospedale di riferimento della nostra provincia, e quello di Atri, spesso inaccessibili soprattutto nella stagione invernale. Come sempre il nostro obiettivo non è quello di criticare, bensì  di costruire, ma non possiamo fare a meno di notare che gli enti di competenza sono stati disattenti nel tutelare le condizioni e la percorribilità delle strade che portano ai nostri ospedali. Un esempio palese potrebbe essere la condizione in cui verte Via San Marino, che è una delle strade principali per raggiungere  il presidio ospedaliero di riferimento provinciale (illuminazione e manto stradale pericoloso). In cuor nostro ci viene da dire che se questi sono i presupposti per creare un ospedale unico come partenza non ci sembra ottimale”.

E ancora: “Da alcune settimane, insieme agli organi politici di riferimento, stiamo cercando una soluzione affinché gli operatori e gli utenti possano accedere ai servizi che i presidi in questione offrono, attraverso una logistica: più fluida, economica ed ecologica. Il progetto ideale sarebbe quello di introdurre un servizio di car-sharing, bike-sharing oltre all’incremento delle corse per i mezzi di trasporto locali e non. Questo potrebbe costituire un vantaggio per tutta la popolazione sanitaria e un tentativo di ridurre la mobilità passiva, valorizzando le eccellenze del nostro territorio. Ad esempio non tutti sanno che presso il P.O. di Atri c’è un centro di riferimento regionale per la Fibrosi Cistica e tante altre eccellenze come l’endocrinologia che da sempre vanta numeri superiori alla media provinciale, grazie al lodevole servizio di professionalità e competenza”.

E concludono: “Checché se ne dica Atri non è stato un ospedale eccellente solo durante il periodo dell’emergenza Covid, ma continua a vantare tante eccellenze che a nostro avviso vanno valorizzate e rese accessibili a tutti i cittadini. Incrementare la logistica potrebbe ridurre inoltre la mobilità passiva subita dai presidi che si trovano nell’interno e facilitare il raggiungimento del posto di lavoro per tutti quei pendolari che ogni mese sono alle prese con il caro carburanti”.

         

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