Tortoreto, polo scolastico e Pnrr: cambio di rotta o cosa?

Tortoreto. Cronaca di una morta annunciata. Ironia, tagliente, e sarcasmo animano la presa di posizione di Riccardo Straccialini, consigliere comunale di minoranza (M5S) sulla vicenda del polo scolastico.

Il tema è articolato, e continua a catalizzare attenzioni ad ogni campagna elettorale, ma l’ultimo passaggio in ordine di tempo favorisce ulterori riflessioni.

La questione riguarda la presentazione di una scheda del Pnrr per trovare fondi utili per realizzare l’opera.

“Con la presentazione della candidatura approvata dalla giunta lo scorso 7 febbraio”, commenta Straccialini, “appare tristemente chiara la mancanza di idee, di progettualità e di coraggio dei nostri amministratori.

Il cambio di rotta. “Le linee guida”, prosegue Straccialini, “approvate la scorsa estate, come da relazione dell’Università di Bolzano (per la quale erano stati investiti 15mila euro) che prevedevano il polo scolastico in via Napoli, fronte mare, vengono definitivamente abbandonate.

Il progetto presentato non prevede un polo, ma unicamente una scuola elementare dietro l’Ambassador.

Viene previsto un edificio di 3 piani (tre piani) per 325 alunni delle primarie, assolutamente insufficiente. Ad aggi gli alunni della primaria sono 404 (lido e paese).

La critica. “Un progetto ridicolo e sconclusionato che evidenzia ancora una volta la mancanza di visione di questa amministrazione ed il sostanziale fallimento nella programmazione che ci ha portato all’appuntamento del PNRR completamente impreparati.

È molto probabile che questo progetto non riesca ad essere approvato, data la sua inconsistenza, approssimazione ed il tentativo di forzare le motivazioni per la delocalizzazione rispetto ai requisiti richiesti dal bando, ma nella malaugurata ipotesi di una sua approvazione e successiva realizzazione, ci ritroveremmo con due scuole elementari, una dietro l’Ambassador ed una al paese, una media in via Oberdan ed una materna nella zona chiesa, insufficienti alle attuali esigenze, figuriamoci a quelle future”.

La scelta da fare, secondo Straccialini, era quella di prevedere la demolizione e ricostruzione delle scuole nell’attuale sito compre previsto dal bando Pnrr.

 

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