Terremoto, altri 350 milioni per la ricostruzione privata

Abruzzo. Si rafforza l’impegno della Banca di Sviluppo del Consiglio d’Europa (CEB) e di Cassa Depositi e Prestiti (CDP) a favore del rilancio e della ricostruzione nei territori di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, gravemente colpiti dal sisma nel 2016 e nel 2017.

 

Un nuovo accordo per ulteriori 350 milioni di finanziamenti è stato sottoscritto nella sede di Cassa dall’Amministratore Delegato di CDP, Dario Scannapieco, e dal Governatore della CEB, Carlo Monticelli. L’obiettivo è quello di destinare nuove risorse alle comunità dell’Appennino colpite dal sisma e di sostenere la ricostruzione di
edifici privati o ad uso produttivo danneggiati dal terremoto.

A seguito del completo utilizzo da parte di CDP del precedente finanziamento da 350 milioni mobilitato dalla CEB nel 2018, la Banca ha messo a disposizione di CDP nuove risorse per ulteriori 350 milioni da destinare al finanziamento della ricostruzione. I fondi impegnati da CDP, grazie alle migliori condizioni di raccolta sui mercati internazionali in termini di tassi di interesse, consentiranno allo Stato italiano un sensibile risparmio finanziario nell’arco dei 25 anni di durata del finanziamento.

Queste risorse confluiranno nel Plafond Sisma Centro Italia di CDP e saranno veicolate, attraverso le banche convenzionate, a famiglie e imprese dei territori, sulla base dello stato di avanzamento degli interventi di ricostruzione ammessi alle agevolazioni. Gli oneri di rimborso dei finanziamenti sono a carico dello Stato mediante un meccanismo che prevede il riconoscimento, a favore dei beneficiari, di un credito di imposta che sarà ceduto alle banche convenzionate e che le stesse utilizzeranno in compensazione dei propri debiti fiscali.

L’importo del credito d’imposta è pari alle rate dovute (quota capitale e quota interessi).
A seguito della sottoscrizione del contratto di finanziamento tra CEB e CDP, il Governatore della CEB, Carlo Monticelli e il Commissario Straordinario Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016, Guido Castelli hanno firmato un accordo parallelo per garantire il monitoraggio e la rendicontazione dei progetti sostenuti dalla CEB.

“Con questo nuovo accordo CEB conferma il proprio sostegno ai più vulnerabili. L’impegno della Banca nell’essere a fianco delle istituzioni italiane per rispondere a situazioni di emergenza, come quelle dei disastrosi terremoti che hanno colpito il Centro Italia nel 2016-2017, ha consentito a migliaia di persone di poter rientrare nelle proprie case e di riprendere le proprie attività produttive in aree a rischio di spopolamento. Si è inoltre già tradotto in un risparmio per lo Stato pari a oltre 30 milioni di euro. Questo nuovo finanziamento contribuirà ulteriormente a questi importanti obiettivi”, ha enfatizzato Carlo Monticelli, Governatore della CEB.

“Con l’accordo firmato oggi si arricchiscono ulteriormente le risorse che Cassa Depositi e Prestiti mette a disposizione dei territori colpiti dal sisma nel 2016 e 2017. Grazie alle sinergie con le Istituzioni Europee, come la CEB, e alla solida collaborazione con il Commissario Straordinario, il nostro istituto ha già mobilitato circa tre miliardi a favore di famiglie e imprese in Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, confermando il proprio impegno per la ricostruzione, con particolare attenzione verso il miglioramento della qualità delle abitazioni e dei siti produttivi. Come CDP continueremo a lavorare costantemente per contribuire allo sviluppo del Paese e generare un impatto positivo sui territori. Questo è il nostro modo di guardare al futuro con senso di responsabilità”, ha dichiarato l’Amministratore Delegato di CDP,
Dario Scannapieco.

“Per il Centro Italia colpito dal sisma il sostegno di enti quali CEB e CDP rappresenta un segnale concreto e fattivo, nel complesso percorso per ricostruire case e attività produttive, della vicinanza nazionale e internazionale alla causa del cratere 2016. Un impegno che ci esorta ad essere ancora più tempestivi nel trovare e applicare le formule migliori per attuare pienamente la ricostruzione, anche attraverso quelle procedure in grado di semplificare e migliorare la messa a terra delle risorse. La qualità degli edifici ricostruiti dipenderà anche dalla capacità finanziaria di sostenere le innovazioni necessarie per garantire i massimi livelli di sicurezza sismica e di efficienza energetica”, ha dichiarato Guido Castelli, Commissario Straordinario Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016.

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