Teramo, negli ultimi 10 anni 3mila cancellazioni di artigiani

Teramo. Negli ultimi 10 anni, dato fornito dalla Confartigianato di Mestre, circa 3mila artigiani di della provincia di Teramo si sono cancellati dall’albo della Camera di Commercio.

 

Un dato che pone Teramo come una delle aree maggiormente interessate da questo fenomeno, con una percentuale di cancellazione del 24,7%, terzo in Italia dopo Lucca e Vercelli.
Da tempo il presidente della Confartigianato Imprese Teramo, Luciano Di Marzio, ha sollecitato la Regione a rifinanziare di nuovo la Bottega Scuola, visto che dal 2008 ad essa non viene destinato nemmeno un euro.

I motivi delle cancellazioni sono diverse: le tasse esagerate anticipate, il boom degli affitti, insufficiente ricambio generazionale, diminuzione del volume di affari provocato dal commercio elettronico e dalla grande distribuzione.

I motivi delle mancate iscrizioni sono: appena un artigiano si iscrive alla Camera di Commercio arrivano i pagamenti (INPS, INAIL, Camera di Commercio, tasse anticipate tra le più importanti). Ancora non incassano 1 euro e devono esaudire una serie di tutte le richieste dello Stato Italiano.

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