Teramo, la Pro Loco Forcella scrive a Sindaco e Assessori: la lettera

Teramo. Una lettera aperta al Sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto e agli assessori Falini e Di Bonaventura sulle criticità che la Pro Loco Forcella ha rilevato nei rapporti con l’Amministrazione

“Il sottoscritto Daniele Di Battista in qualità di Presidente della Pro Loco di Forcella, intende con la presente sollevare una serie di questioni di merito e di metodo relative ad alcune situazioni che si sono venute a creare nei rapporti tra noi e l’Amministrazione.

In primo luogo c’è da segnalare la modalità di convocazione di pro loco, comitati ed associazioni per conferenze ed iniziative. L’attuale modalità non funziona in quanto dette convocazioni arrivano solo ad alcuni. Anche per evitare facili strumentalizzazioni e la sensazione che vi sia una certa discrezionalità nel decidere chi deve essere reso partecipe e chi no, ed in nome di quella trasparenza che l’attuale maggioranza ha più volte richiamato in campagna elettorale, si chiede di ripristinare la sezione del sito internet del Comune a suo tempo dedicata a questi incontri, in modo che tutti possano averne contezza con tempi ragionevoli di anticipo.

C’è poi la questione improcrastinabile dell ’approvazione del regolamento del baratto amministrativo. Era anch ’esso punto cardine del programma elettorale del centro sinistra ed è stato chiesto a gran voce anche da altre forze politiche con mozioni e successive interrogazioni. Il baratto è l ’unico strumento che garantisce un qualche corrispettivo a realtà come la nostra pro loco, da sempre attive in opere di ripristino e manutenzione di verde e decoro urbano. Tali attività non possono essere sempre svolte come opera di volontariato. Il baratto è uno strumento ormai collaudato, efficace in tanti comuni italiani, piccoli e grandi. Chiediamo quindi al competente assessore ed alla Giunta di attivarsi senza ulteriori indugi per approvarlo.

In merito all ’elezione dei comitati di quartiere, piuttosto dibattuta, noi chiediamo semplicemente che si applichino le disposizioni di legge per arrivare ad una chiara individuazione di quelli regolarmente eletti. Il rischio, altrimenti, è che chiunque possa svegliarsi e costituire, forte dell ’aiuto di un piccolo giro di conoscenze e di una presunta “rappresentatività” numerica, il proprio comitato. La situazione diventerebbe caotica e difficilmente gestibile. Dato che il regolamento costitutivo è stato approvato e che in esso vi sono le norme per le elezioni ufficiali dei Comitati, chiediamo che si faccia affidamento esclusivamente ad esso.

C’è infine la questione delle macro zonizzazioni, degli accorpamenti dei Comitati. Come espresso dalla quasi totalità dei presenti all ’incontro del 22.11 al Parco della Scienza, sono assolutamente da rivedere. Ci sembra difficile che realtà tanto diverse, riunite con il solo criterio della vicinanza territoriale, possano essere rappresentate da una solo di esse. Ogni frazione, ogni quartiere ha le sue specificità, le sue esigenze. E tutte, dalla più piccola alla più grande vanno ascoltate Ci rendiamo conto che, senza accorpamenti, il loro numero è piuttosto consistente. Tuttavia, se davvero questa amministrazione reputa fondamentale il momento dell ’ascolto, a ciascuno di loro deve essere dato il proprio spazio. Anche noi quindi, come gli altri, siamo per una forte opposizione a questa operazione”

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