Teramo, indagine per presunti reati fiscali: le precisazioni di Iachini

In merito al sequestro preventivo eseguito dalla guardia di finanza di Teramo per un milione di euro, l’imprenditore teramano Franco Iachini, precisa in una nota quanto segue.

“La vicenda si riferisce alla verifica effettuata nel maggio 2017 dall’Agenzia delle Entrate, la quale rilevò presunte violazioni di norme tributarie, alcune di esse aventi rilevanza penale (emissione fatture inesistenti e indebita compensazione del credito di imposta), emettendo diversi avvisi di accertamento e atti di recupero di crediti di imposta assertivamente insussistenti. All’esito della predetta verifica l’Agenzia delle Entrate di Teramo, ha inoltrato comunicazione di notizia di reato alla locale Procura della Repubblica, riproducendo le contestazioni mosse in sede amministrativa e fatte proprie dagli organi inquirenti con richiesta di sequestro e dal gip con emissione del relativo decreto. Contro tutti gli atti amministrativi emessi dall’Agenzia delle Entrate sono stati presentati ritualmente ricorsi avanti alla Commissione Tributaria Provinciale di Teramo che, con sentenza depositata il 24 febbraio 2020 (giudice estensore dottor Valletta) ha ritenuto ‘inconsistenti’ tutti gli addebiti che hanno anche rilevanza penale e che hanno originato il decreto di sequestro preventivo, accogliendo le doglianze dei ricorrenti e condannando altresì l’Agenzia delle Entrate al pagamento di oltre 40mila euro di spese processuali. Sorprende pertanto che il comunicato della Procura della Repubblica e la conferenza stampa, sebbene successivi alla predetta sentenza, abbiano totalmente omesso ogni riferimento alla stessa”.

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